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Guerra in Ucraina

Olena, la donna ucraina diventata il simbolo della guerra riacquista la vista e ora insegna ai bimbi

“Ho molto amore ed empatia dentro di me e voglio condividerlo con i bambini. Mi danno una sorta di gioia che non provavo dall’inizio della guerra” ha raccontato Olena Kurylo.
A cura di Antonio Palma
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Le immagini del suo volto bendato e sanguinante avevano fatto il giro del mondo diventando uno dei simboli della guerra in Ucraina e dell'invasione russa. Ora a mesi distanza da quei terribili momenti in cui rimase ferita, Olena Kurylo sta cercando di riprendersi la sua vita ed è tornata a insegnare anche se in Polonia dove si è rifugiata.

La 52enne, che è per metà russa, era scampata a un bombardamento russo il primo giorno dell'invasione quando il suo palazzo e la sua casa furono distrutti in una cittadina alla periferia di Kharkiv dove abitava. Le schegge di vetro generate dall'esplosione le hanno procurato decine di ferite al volto ma soprattutto un grave danno all'occhio destro.

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Così, sanguinante e fasciata, era stata immortalata dai fotografi mentre sfollava dalla sua città in Ucraina per rifugiarsi in Polonia. Scatti diventati poi tra i più famosi della guerra e apparsi ovunque

Oltrepassato il confine e giunta a Katowice, nel sud della Polonia, Olena Kurylo è stata operata dai medici polacchi che le hanno salvato l'occhio e ora, tre mesi dopo l'operazione, ha iniziato a insegnare come volontaria.

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Dopo il difficile intervento chirurgico che le ha ripristinato parzialmente la vista, la 52enne ha ora iniziato a tenere corsi d'arte per bambini rifugiati ucraini in Polonia nonostante soffra ancora di problemi alla vista e dovrà sottoporsi ad altri interventi chirurgici.

Olena Kurylo ha sofferto di stress post-traumatico dopo l'attacco e le ferite al viso, ma ora è determinata a tornare alla sua vita. "Voglio tornare a casa, ma probabilmente lo farò solo quando le cose andranno meglio, e anche allora potrei dover vivere nell'ovest dell'Ucraina" ha spiegato.

Insegnare ai bimbi per lei è un modo per sfuggire a quei pensieri terribili della guerra e ritrovare la gioia. "Quando dimentico che vivo in Polonia, lontano da casa, riesco a sentirmi felice per un po'", ha rivelato infatti  al Times, aggiungendo: "Ho molto amore ed empatia dentro di me e voglio condividerlo con i bambini. Mi danno una sorta di gioia che non provavo dall'inizio della guerra".

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