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Olanda: Els Borst, madre della “eutanasia”, è stata uccisa

L’ex ministro della Sanità è stata trovata cadavere nel garage di casa sua, nei pressi di Utrecht. Le ferite sul corpo fanno pensare “ad un’azione criminale”, secondo il procuratore locale. Nel 2002 è stata la promotrice della prima legge al mondo che autorizzava la ‘dolce morte’.
A cura di B. C.
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L’ex ministro della sanità olandese, Els Borst, promotrice nel 2002 della prima legge al mondo che autorizzava l’eutanasia, è stata trovata morta nel suo garage. La Procura locale non ha dubbi: é stata uccisa. "I risultati dell'inchiesta mostrano che la morte è dovuta ad azione criminale" si legge in un comunicato. . I medici sono arrivati alla conclusione che le ferite trovate sul corpo della donna e che ne hanno provocato il decesso, non sono da attribuire ad una morte naturale. Il cadavere della Borst, che aveva 81 anni, era stato rinvenuto da alcuni conoscenti nel box della sua abitazione a Bilthoven, nelle vicinanze di Utrecht. Inizialmente si era pensato a un malore.

"Non si è trattato di una morte naturale. Visto che la causa della morte non ha potuto essere determinata direttamente, la polizia ha aperto un'inchiesta", ha sottolineato la procura. Medico di formazione, conosciuta sopratutto per le sue idee progressiste e liberali su molti temi etici e in materia di salute, Borst è stato ministro della Sanità e vicepremier dei Paesi Bassi dal 1994 al 2002. Sotto il suo mandato l'Olanda è diventato il primo Paese al mondo a legalizzare l'eutanasia. Era il 2002 e la legge permetteva la ‘dolce morta' ai malati terminali che ne facevano richiesta se il dolore è insopportabile e non c’è alcuna possibilità di ripresa. Almeno due medici devono essere d’accordo.  Nel 2012 ne hanno usufruita circa quattromila persone.

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