Oggi riprendono i colloqui tra Russia e Ucraina: a che punto sono i negoziati
Riprenderanno nella mattinata di oggi, lunedì 21 marzo, i colloqui tra le delegazioni Russia e Ucraina per cercare di trovare una soluzione alla crisi. Come ha spiegato il capo dei negoziatori di Kiev e consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, le trattative si terranno ancora una volta in collegamento video, come riporta l'agenzia di stampa Unian. "Ultimamente i sottogruppi di lavoro stanno lavorando intensamente", ha aggiunto, dopo che i precedenti round non sono stati risolutivi.
Il nuovo incontro tra le delegazioni delle due parti si svolgerà, dunque, a poche ore di distanza dall'ultimatum di Mosca alla resa di Mariupol, tra le città ucraine più colpite dall'offensiva delle truppe di Putin. Richiesta che Kiev ha già rispedito al mittente. "Non ci può essere discussione su nessun tipo di resa o sulla deposizione delle armi", ha detto la vicepremier ucraina Irina Vereshchuk. Mosca aveva posto una condizione per sospendere le operazioni a Mariupol: entro le 5 del mattino di oggi, ora locale (le 3 in Italia), i combattenti ucraini avrebbero dovuto abbandonare le armi per usufruire di una tregua temporanea, come aveva illustrato il colonnello Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione Russa. In tal caso, sarebbe stato creato un corridoio dalle 10 alle 12 ora di Mosca.
A proposito di colloqui negoziali, anche il presidente ucraino Zelensky si era espresso nelle scorse ore nell'ultimo video messaggio condiviso sui suoi profili social. Lo ha fatto ringraziando il primo ministro israeliano Naftali Bennett per il suo aiuto nei negoziati con la Russia, "scegliendo" Gerusalemme come luogo ideale in cui tenere i prossimi colloqui con Mosca: "Questo è il posto giusto per trovare la pace, se è possibile", ha detto. Ma la situazione resta tesissima. Nella notte le bombe russe hanno colpito un centro commerciale nel distretto di Podil, a Kiev, mentre le truppe Putin cercano di accerchiare la Capitale. Tuttavia, si troverebbero ancora in fase di stallo a circa 25 chilometri dal centro cittadino.