Oggi la conferenza di Monaco, vertice tra USA, Russia e Ucraina. Trump: “Kiev non entrerà nella Nato”
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Si apre oggi in una Monaco di Baviera ancora sconvolta dal presunto attentato terroristico di ieri, in cui un uomo afgano si è lanciato con la sua auto sulla folla provocando trenta feriti, la Conferenza internazionale sulla sicurezza in Germania: riflettori puntati sui rapporti tra Unione Europea e Stati Uniti, spese militari e soprattutto sull'avvio dei negoziati per la pace in Ucraina.
Al via oggi a Monaco i negoziati tra USA, Russia e Ucraina
Il presidente Donald Trump ha annunciato che oggi funzionari statunitensi, russi e ucraini si incontreranno nella città tedesca per discutere di come porre fine al conflitto. "La Russia sarà lì con i nostri", ha detto il presidente degli USA. "Anche l'Ucraina è invitata; a proposito, non sono sicuro di chi ci sarà esattamente da ogni Paese, ma saranno personalità di alto livello". Mosca, che ufficialmente non partecipa all'annuale forum in Germania, non ha rilasciato dichiarazioni e un alto funzionario ucraino ha affermato che "non erano previsti colloqui con i russi a Monaco". Tuttavia il capo della Casa Bianca non solo ha confermato che il vertice si terrà, ma anche che ne seguirà un altro la prossima settimana in Arabia Saudita. Grande assente, almeno al momento, l'Unione Europea.
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Trump: "L'Ucraina non entrerà nella Nato"
Così, mentre sul campo di battaglia a "parlare" sono ancora le armi – e mentre Mosca e Kiev si accusano di una serie di attacchi a Zaporizhzhia, Sumy e Belgorod – ai tavoli negoziali ci si appresta ad avviare dialoghi per porre fine alla guerra. Ma quali saranno le condizioni? Trump è stato molto chiaro e ieri ha ribadito che l'Ucraina non entrerà mai nella Nato. "Credo che dovrà andare così", ha detto il presidente statunitense durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, sostenendo che "questo è stato il motivo dell'inizio della guerra". Non solo: secondo Trump è "improbabile" che l'Ucraina possa tornare ai suoi confini precedenti all'invasione nel 2014. Insomma, per il presidente USA la Crimea e il Donbass sono definitivamente persi.
Zelensky: "No ad accordi bilaterali tra Mosca e Washington"
Il presidente Volodymyr Zelensky ha replicato che l'Ucraina non accetterà alcun accordo bilaterale sul suo destino raggiunto da Mosca e Washington in sua assenza e ha chiesto che l'Europa abbia un posto al tavolo dei negoziati per la fine della guerra. "Oggi è importante che tutto non vada secondo il piano del (presidente russo Vladimir) Putin, che vuole fare di tutto per rendere i suoi negoziati bilaterali (con gli Stati Uniti)", ha dichiarato Zelensky ai giornalisti.
Zelensky: "La Russia potrebbe attaccare la Nato entro un anno"
Il presidente ucraino ha anche affermato che, senza garanzie di sicurezza, Vladimir Putin potrebbe attaccare la Nato l'anno prossimo. I russi "possono andare avanti in Ucraina, oppure andranno in Polonia o nei Paesi Baltici, e credo che questa sia la sua idea. E credo che tutto quello che ho dall'intelligence… è che stia preparando la guerra contro i Paesi della Nato l'anno prossimo", ha detto secondo quanto riporta il Guardian. "Questo è quello che penso, non lo so, non ho il 100%" delle informazioni, ha ammesso.
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Le richieste di Kiev: "Garanzia di difese militari comparabili a quelle russe"
Ma cosa chiederà Kiev in cambio della fine delle ostilità con Mosca? Lo ha spiegato Mykhailo Podolyak, uno dei più noti consiglieri di Zelensky, in un'intervista al Corriere della Sera. Secondo il funzionario il dialogo tra Trump e Putin è "una conversazione con forti componenti emotive. A prescindere da ciò che cercano di imporre, per noi resta l’interesse prioritario di porre fine alla guerra in modo equo per un lungo periodo. Ciò necessita tempo, non dobbiamo farci prendere dalla fretta". Per l'Ucraina, ad ogni modo, il ruolo dell'Europa è determinante e "le garanzie di sicurezza non devono essere documenti legali, ma azioni concrete come basi con un gran numero di missili di una certa gittata e con obiettivi specificati sul territorio della Russia e la presenza dell’Ucraina in varie alleanze militari. Kiev deve avere la garanzia di difese militari comparabili con le risorse militari della Russia". Ma c'è un dettaglio non irrilevante: Mosca possiede migliaia di testate nucleari potenzialmente attive. E l'ipotesi che anche l'Ucraina possa dotarsi di una dotazione del genere appare decisamente remota.