video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Offensiva in Crimea e ponte di Kerch, le difficoltà del piano ucraino secondo il generale Battisti

L’annunciato piano ucraino per attaccare la Crimea e liberarla dai russi parla di una possibile offensiva di Kiev con la distruzione del ponte di Kerch. Fanpage.it ne ha parlato con il generale Giorgio Battisti, analista militare ed ex comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia.
Intervista a Generale Giorgio Battisti
Ex comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia.
A cura di Antonio Palma
25 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Nelle scorse ore il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov, ha annunciato un piano in 12 punti per “liberare la Crimea”, un progetto ambizioso che prevede di fare saltare il ponte di Kerch per poi lanciare una offensiva e attaccare militarmente la regione in mano ai russi ormai da quasi un decennio e annessa al territorio della Federazione. Della possibile offensiva ucraina ne abbiamo parlato con il generale Giorgio Battisti, analista militare ed ex comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia.

Kiev ha annunciato un piano per la riconquista della Crimea rivelando anche alcuni punti chiave come far saltare il ponte di Kerch già danneggiato in parte a ottobre per l'esplosione di un camion-bomba. Quanto è credibile e quanto è propaganda?

Da vecchio militare io non avrei mai preannunciato in modo così ampio una possibile controffensiva specificando anche dove e cosa colpire perché in questo modo praticamente si toglie l'arma della sorpresa. Parlando del ponte di Kerch, ad esempio, danno ai russi il modo per installare tutti i sistemi di difesa contraerea necessari nella zona. Kerch è la propaggine orientale della Crimea, caratterizzata da questo lungo ponte che la unisce con la terraferma russa. Quindi se gli ucraini intendono lanciare questa offensiva sicuramente cercheranno di distruggere completamente il ponte e vi erano già quasi riusciti lo scorso ottobre. Dall'altra parte, però, dalle immagini aeree, si vede che la Russia da mesi sta pesantemente fortificando la parte opposta, cioè la porta di ingresso in Crimea dall'Ucraina che è questa lingua di terra dove per forza dovrebbero passare le forze e i mezzi ucraini.  In questo istmo sono state piazzate trincee, postazioni per i pezzi di artiglieria e vi sono anche campi minati.  Per questo io credo che sia ancora presto per avere una vera controffensiva. Detto questo io riprenderei le parole del generale statunitense Mark Milley, capo dello Stato maggiore congiunto, il quale in audizione al Senato americano, nei giorni scorsi, ha affermato che per il momento l'Ucraina non ha le capacità per rioccupare tutti i suoi territori, almeno per quest'anno.

Generale Giorgio Battisti
Generale Giorgio Battisti

Oggi la Polonia ha annunciato di aver consegnato i primi caccia  MiG-29 all'Ucraina, nei giorni scorsi sono arrivati i primi carri armati Leopard promessi e altri arriveranno. L’invio di queste nuove armi può favorire questa offensiva annunciata?

L'afflusso di mezzi corazzati e carri armati è in atto ma si tratta di numeri ancora ampiamente insufficienti per poter prendere e mantenere l'iniziativa. Proprio in vista di questi arrivi, i russi hanno fatto affluire in prima linea molte armi controcarro portatili che servono a contrastare i mezzi corazzati. Inoltre una controffensiva non è attuabile subito visto che, dalle immagini che arrivano dal campo di battaglia, è ancora in atto il disgelo. Fuoristrada il terreno è praticamente inagibile per i mezzi pesanti. Nel caso volessero iniziare questa offensiva, gli ucraini dovranno attendere almeno la fine di aprile per poter avere la certezza di poter muovere ampiamente fuoristrada con questi mezzi senza problemi. Bisogna considerare infatti che i carri armati occidentali pesano dalle 60 alle 70 tonnellate.

Intanto si combatte ancora pesantemente a est, attorno a Bakhmut, con i russi che avanzano ma molto lentamente

Questi combattimenti in cui si cerca sempre di guadagnare qualche chilometro sono caratterizzati da limitati attacchi da parte di entrambi gli schieramenti. In questo momento tutti e due soffrono soprattutto la carenza di personale e soldati addestrati. Molte fonti, anche occidentali, riferiscono che l'Ucraina sta impiegando in prima linea anche soldati giovani, nel senso che non sono completamente addestrati e preparati ed è lo stesso problema che hanno i russi. Entrambi stanno concentrando le migliori forze a Bakhmut dove da sei mesi il terreno urbano è teatro di feroci scontri tra le due forze e Kiev ora si sta schierando dietro la terza linea difensiva dopo la caduta delle prime due. Io ritengo che vedremo ancora questi piccoli contrattacchi e spostamenti nelle prossime settimane. Solo quando il terreno sarà più solido e quando l'Ucraina avrà un numero più consistente di carri occidentali si potrebbe avere una offensiva. Ma ricordiamoci che il numero di mezzi deve essere consistente perché il tasso di logoramento di uomini e mezzi da entrambe le parti è molto elevato.

25 CONDIVISIONI
4424 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views