“Offensiva di primavera” in Ucraina, quali saranno le città bersaglio delle truppe russe
In un momento in cui l'inverno sembra aver placato l'avanzata russa nei territori ucraini, si ipotizzano già le prossime mosse delle truppe di Mosca in quella che sarà "l'offensiva di primavera". Secondo quanto riportato dalla BBC infatti, il governo di Kiev si aspetta nuovi attacchi già a partire dal prossimo 24 febbraio, anniversario dell'invasione russa in Ucraina, su diversi fronti. A preoccupare sono soprattuto la regione intorno alla capitale, l'intera regione orientale di Donetsk e la città di Zaporizhzhia: è qui infatti che potrebbero concentrarsi gli attacchi russi.
La città di Bakhmut, ad oggi ancora sotto il controllo delle truppe ucraine, è stata praticamente rasa al suolo durante i mesi di guerra più intensi. Le truppe di Mosca stanno circondando nuovamente la città, la cui presa garantirebbe un accesso a Slovyansk e Kramatorsk, consentendo la cattura dell'intera regione orientale di Donetsk, uno degli obiettivi ufficiali di Vladimir Putin.
Stesso discorso per la città di Vuhledar, sempre nella regione di Donetsk, la cui posizione è strategica sotto due punti di vista fondamentali. Il primo riguarda la vicinanza alla linea ferroviaria che collega la Crimea e i territori controllati dalla Russia a est, il secondo invece il valore simbolico della città la cui conquista sarebbe fondamentale a livello propagandistico per Putin. Oltre alla conquista dell'intero Donbass infatti il presidente russo mira ad ampliare il corridoio via terra tra Russia e Crimea.
A meno di 25 miglia dal confine russo c'è poi la seconda città più grande dell'Ucraina che non è mai caduta sotto il controllo di Mosca: Kharkiv. Nonostante i continui attacchi e una popolazione lasciata praticamente alla fame, le forze russe non hanno mai rinunciato alla sua conquista: prenderla sarebbe importante perché significherebbe isolare la città da Kiev, impedendo di fatto alle truppe ucraine attualmente a sud di Kharkiv di ritirarsi nella capitale.
Poi c'è Zaporizhzhia, ormai da mesi sotto attacco russo, e vista come una porta d'accesso verso la zona a sud dell'Ucraina, oltre alla capitale Kiev. L'anno scorso, le esercitazioni militari congiunte tra Bielorussia e Russia si sono trasformate in un'avanzata sulla capitale, ma oggi sia l'Occidente che l'Ucraina concordano sul fatto che sia improbabile un nuovo attacco russo. “Non vediamo gruppi d'assalto formati in grado di raggiungere Kiev”, ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino uscente Oleksii Reznikov.