Odifreddi: “Re Carlo e la famiglia reale inglese sono parassiti. Un giorno la monarchia collasserà”
A 70 anni di distanza dall'incoronazione di Elisabetta II domani all’Abbazia di Westminster sarà la volta di re Carlo III, il più anziano erede al trono britannico. Otto mesi dopo la morte della mamma si terrà l'investitura formale di un monarca. Carlo verrà ufficialmente investito dei suoi poteri regali e di quelli religiosi di capo della Chiesa d’Inghilterra, nel rispetto di un rito che ha quasi mille anni. Si tratterà di una cerimonia unicamente simbolica: Carlo III è infatti il sovrano del Regno Unito già dal giorno della morte di Elisabetta, lo scorso settembre.
L’obiettivo della cerimonia, spiega Buckingham Palace, è stimolare una riflessione sul ruolo di un sovrano oggi e guardare con fiducia al futuro, in un grande evento che celebri l’idea stessa di monarchia secondo Carlo III: più snella, moderna e sostenibile, nonostante gli sfarzi, le migliaia di ospiti a spese dei sudditi e un costo che si aggira intorno ai 113 milioni di euro.
Ma pur sempre di una monarchia parliamo, ovvero di una forma di Stato il cui capo è un re designato a vita in virtù di successione ereditaria anziché nel rispetto del principio della rappresentatività popolare (come nella forma repubblicana). Fanpage.it ne ha parlato con il professor Piergiorgio Odifreddi, matematico e convinto antimonarchico.
Nella sua "Critica della filosofia del diritto di Hegel", Karl Marx sosteneva che la monarchia è il trionfo della zoologia. "Proprio come un cavallo nasce cavallo, un re nasce re".
Sono d'accordo, ci mancherebbe altro. Trovo inconcepibile l'esistenza di un sistema in cui il potere viene ereditato solo in virtù del proprio sangue, e solo dai primogeniti, e mi stupisco che una nazione teoricamente democratica si tenga una monarchia del genere, molto diversa ad esempio da quelle in vigore nei Pesi scandinavi, dove i sovrani somigliano molto di più a capi di Stato e conducono vite molto più sobrie. Nel Regno Unito la monarchia è identica a se stessa da secoli ed è composta da veri e propri parassiti. L'Inghilterra paga l'essere stata probabilmente troppo all'avanguardia, con una rivoluzione fallita nella metà del ‘600. Nei secoli successivi invece avrebbero avuto successo la rivoluzione americana, ma soprattutto quella francese e quella russa, che spazzarono via re e zar. Ricordo che a Parigi i reali vennero sistemati a dovere: sulla ghigliottina.
Perché crede che un Paese moderno come l'Inghilterra approvi ancora la monarchia?
Ma quale Paese moderno? Gli inglesi non sono affatto moderni. Non dimentichiamo che quando Elisabetta salì al trono esisteva ancora un impero britannico. Altro che moderni! Questi erano i "suprematisti bianchi" dell'epoca. Non a caso Joseph Rudyard Kipling, cantore della monarchia inglese, diceva che l'impero era "il fardello dell'uomo bianco". Intendeva dire che i bianchi erano costretti ad andare dove vivevano persone di colore per civilizzarle. Questo era il modo di intendere il mondo dei reali inglesi fino a pochi anni fa.
Poi però molti Paesi hanno ottenuto l'indipendenza dall'impero britannico.
L'India, ad esempio, lo fece nel 1947 al prezzo di milioni di morti a causa dei pasticci di Lord Mountbatten, non a caso zio di Re Carlo. Fu lui a curare l’indipendenza dell’India e la Partition, ossia la sanguinosissima separazione con il Pakistan. A proposito: ho letto che di recente molti Paesi del Commonwealth hanno avanzato delle richieste a Carlo: vorrebbero che la monarchia inglese facesse finalmente ammenda, chiedendo scusa delle barbarie commesse in giro per il mondo. Sarebbe ora e passata. D'altro canto Carlo è formalmente il sovrano di decine di nazioni, alcune delle quali insospettabili come il Canada e l'Australia. Per fortuna pian piano alcuni Paesi si stanno liberando dalla monarchia inglese.
Domani Re Carlo diventerà anche il capo della Chiesa d'Inghilterra. Lei, notoriamente ateo, cosa ne pensa?
Sì, una parte della cerimonia è puramente religiosa. Carlo verrà unto con olio "sacro" ottenuto dalle olive del Getsemani, a Gerusalemme. Siamo alla scaramanzia pura. Credo che solo il Papa sia più retrogrado del Re d'Inghilterra. D'altro canto ricordo che il Pontefice è uno dei pochi capi di Stato, insieme a qualche emiro arabo, che incarna su di sé tutti i poteri: esecutivo, legislativo e giudiziario. Per fortuna in Inghilterra non è più così e il Re è una figura prevalentemente simbolica, tant'è vero che il suo unico discorso annuale alla Camera dei Lord viene scritto direttamente dal Governo onde evitare problemi politici di sorta. Quel simbolismo tuttavia è molto dannoso: la Casa Reale detiene un patrimonio di circa 2 miliardi di sterline. Inoltre la coincidenza formale tra potere politico e potere religioso è qualcosa di assolutamente anacronistico. Non a caso esiste una figura equiparabile ad esempio in Iran, l'Ayatollah. Carlo crede di essere moderno solo perché non indossa calze e pantaloni di seta come vuole la tradizione e come facevano i suoi antenati. Ma la modernità è ben altra cosa: sarebbe moderno ad esempio se, con le buone o con le cattive, qualcuno buttasse il Re giù dal trono. E mi faccia aggiungere una cosa.
Prego.
Trovo scandaloso che il Presidente delle Repubblica Mattarella partecipi domani all'incoronazione di Carlo. I Paesi ancora dotati di una monarchia andrebbero considerati dei paria dalla società civile.
Che opinione ha della Regina Elisabetta II, madre di Carlo?
Dal punto di vista politico il giudizio è lo stesso per chiunque: trovo che l'esistenza stessa di una monarchia sia assolutamente inconcepibile. Dal punto di vista personale Elisabetta, poverina, era soprattutto una grande ignorante. Non esiste una sua intervista che non sia un condensato di banalità. Persino durante un giubileo, quando le misero davanti la sua corona, non trovò niente di meglio da dire che: "È molto pesante". Eppure avrebbe potuto parlare del simbolo, del significato di quell'oggetto, magari raccontare che era composta da pietre preziose rubate in lungo e in largo nell'impero britannico. Devo dire invece Carlo sembra molto diverso.
Allora le piace…
Non esageriamo. Tuttavia, come dicevo, Carlo non solo ha delle opinioni interessanti ma non fa niente per nasconderle e qualcuno infatti lo critica. Carlo, ad esempio, è un ambientalista convinto da almeno trent'anni, da quando nessuno ancora parlava di ecologia. Ricordo che una volta venne a Torino, vicino a casa mia, per incontrare Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Carlo non solo ha letto molti libri, ma ne ha anche scritti. Da questo punto di vista si tratta di un enorme passo avanti. Mentre la regina era un personaggio insignificante perché stava sempre zitta e si limitava a sventolare la mano per salutare i suoi sudditi, Carlo quantomeno ha delle opinioni. Anzi, sono tutti preoccupati e vogliono che le tenga per sé.
Che tipo di regno si aspetta quindi da Carlo. Crede che imporrà le sue opinioni, ad esempio l'ambientalismo, nel dibattito pubblico?
Da Re non potrà prendere decisioni, ma sono molto curioso di ascoltare il suo discorso di domani. Il vero problema di Carlo, tuttavia, sarà un altro: alcuni Stati della Gran Bretagna, in primis la Scozia, iniziano ad essere molto stanchi della monarchia e non fanno niente per nasconderlo. Idem in Galles, dove si intravvedono movimenti repubblicani. Il mio auspicio ovviamente è che questi Paesi si stacchino finalmente dal Regno Unito.
Crede che Carlo possa essere l'ultimo regnante o che il suo regno, per ragioni anagrafiche, possa durare poco?
Carlo ha una certa età, che tra l'altro è la mia quindi non è il caso di augurargli di passare a miglior vita. Scherzi a parte, quello che potrebbe salvarlo dall'essere l'ultimo Re d'Inghilterra è la longevità della sua famiglia. Elisabetta è morta a 96 anni, il principe Filippo a 100 anni. Sua nonna materna è arrivata a 104 anni. D'altro canto, non facendo niente tutto il giorno si mantengono tutti in buona salute… Insomma, penso che Carlo possa riuscire a regnare anche per una ventina d'anni. Possiamo sperare che suo figlio Wiliam sia però davvero l'ultimo sovrano e che poi la monarchia finalmente collassi.
Lei crede che prima o poi anche l'Inghilterra diventerà una Repubblica?
Me lo auguro e credo che i cittadini inizino a provare un certo fastidio per gli sfarzi della Casa Reale. L'incoronazione di Carlo costerà almeno 100 milioni di sterline, e furono costosissime anche le sue nozze con Diana. Sono spese folli, e dopo il Covid e la Brexit l'Inghilterra è alle prese con serie difficoltà economiche. Sono abbastanza sicuro che la Scozia ben presto diventerà una Repubblica, sono pronto a scommettere che accadrà in tempi piuttosto brevi. Quanto a Londra, prima o poi credo che anche qui avverrà e che la monarchia non durerà ancora molto a lungo. Forse resisterà a Carlo, ma non è detto che sopravviverà a William. Penso che tra una ventina d'anni anche l'Inghilterra riuscirà ad entrare nel novero dei Paesi democratici.