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Occupy Wall Street, un anno dopo

Torna Occupy Wall Street, dopo mesi di silenzio. Circa 300 persone hanno marciato a New York per celebrare il primo anniversario della nascita del movimento di protesta contro le disuguaglianze economiche negli USA. E la polizia ha arrestato una decina di persone per “disturbo della quiete pubblica”.
A cura di Biagio Chiariello
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Occupy Wall Street è tornato a far parlare di sé dopo mesi e mesi di silenzio. Il movimento nato il 17 settembre del 2011 per denunciare gli abusi del capitalismo finanziario, si è riunito proprio per festeggiare il suo primo anniversario. Centinaia di manifestanti hanno dato il via a una tre giorni di proteste pacifiche a New York: sono partiti da Washington Square Park e passando per Broadway sono arrivati a Zuccotti Park, luogo simbolo della protesta usato per mesi come quartier generale. Notevole il dispiegamento delle forze di polizie che hanno arrestato una decina di persone vicino alla Trinity Church, soprattutto per disturbo della quiete pubblica, pur senza essere in grado di fornire un numero preciso sui fermati. I poliziotti si sono limitati a riferire che si è trattato in gran parte di «condotte mirate al disordine».

La tre giorni di proteste di Occupy Wall Street proseguirà domani, quando i manifestanti si riverseranno nel Financial District per una protesta di massa contro le disuguaglianze economiche nel Paese. In realtà, negli ultimi tempi il movimento aveva fatto discutere solo per le liti e la mancanza di iniziative. I leader, principalmente, lamentavano la mancanza di idee e di deliberazioni per portare avanti la lotta degli "indignados" americani contro il sistema finanziario globale, ritenuto responsabile della crisi economica che da tempo affligge tutto l'Occidente. Proprio grazie alla mobilitazioni partita lo scorso anno da New York, si innalzo un'onda che arrivò a cingere tutto il mondo, con movimenti simili in diversi Paesi. Anche in Italia, con la manifestazione dello scorso 15 ottobre a Roma, sfociata purtroppo in guerriglia urbana. «E' tempo di celebrare, raccogliere le forze e guardare al futuro, divenendo ancora più forti», ha spiegato Lewis, uno dei partecipanti alla manifestazione di ieri nella Grande Mela.

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