Occupy Wall Street: lacrimogeni a Oakland e Atlanta contro gli indignados
Non ha nessuna intenzione di sciogliersi il movimento americano degli indignados che da mesi ormai porta avanti la sua protesta contro il sistema. Continua a farlo secondo le intenzioni iniziali e cioè in maniera pacifica e coerente con le manifestazioni passate ma, anche negli Stati Uniti, si è giunti ieri nuovamente allo scontro con le forze dell’ordine.
Sia ad Oakland che ad Atlanta per tutta la giornata sono stati protagonisti i continui scontri con la polizia che in serata è arrivata ad usare gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Già in mattinata gli indignados erano stati invitati ad allontanarsi dalla Frank Ogawa Plaza, la zona vicina al municipio dove ormai da almeno due settimane si erano accampati in segno di protesta e dove, secondo le forze dell’ordine, la situazione stava degenerando. Un “invito” fatto in realtà già giovedì scorso quando la polizia aveva anche ricordato ai manifestanti il divieto di pernottare e di cucinare negli spazi pubblici.
In un secondo momento dopo lo sgombero, i manifestanti si sono dati nuovamente appuntamento per tornare nella piazza dove erano rimasti i loro effetti personali e, stando a quanto riferito, avrebbero lanciato uova contro la polizia che avrebbe risposto con “pallottole di vernice”.
"Questa è una vergogna", il grido degli indignados
Stesso film anche ad Atlanta dove la polizia ha deciso di sgomberare il presidio degli indignados che ha portato ad altri scontri e nuovi arresti.
Intanto la rabbia degli indignados a stelle e strisce in seguito a questi ultimi avvenimenti si percepisce attraverso i cori delle piazze e le dichiarazioni delle stessi alle emittenti statunitensi. Il comportamento delle forze dell’ordine è ritenuto inaccettabile dal movimento di Occupy wall street che in ogni caso continua a promettere che nemmeno questi 85 arresti riusciranno a fermarli.