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Occupy Wall Street: giallo sullo sgombero di Zuccotti Park (VIDEO)

Sgomberato nella notte lo Zuccotti Park, il presidio degli indignados di Occupy Wall Street: per il sindaco di New York “la situazione non era più tollerabile”. Diversi gli scontri con le forze dell’ordine e gli arresti ma la Corte suprema fa sapere che presto i manifestanti potranno ricostruire il loro presidio.
A cura di Susanna Picone
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Occupy Wall Street: giallo sullo sgombero di Zuccotti Park

Finisce, ma probabilmente solo per poche ore, l’avventura dei manifestanti di Occupy Wall Street che questa notte sono stati costretti dalle forze dell’ordine americane ad abbandonare Zuccotti Park, quello che era diventato dallo scorso settembre il cuore e il simbolo della protesta degli indignados di Wall Street. Uno sgombero che ormai era nell’aria da settimane e che questa notte ha avuto il suo epilogo in maniera forzata.

Tanti indignados hanno accolto lo sgombero della polizia pacificamente, hanno preso i loro effetti e si sono allontanati per permettere le operazioni di pulizia del parco ma il portavoce della polizia Paul Browne ha anche riferito che come in altre occasioni non sono mancati gli scontri e che almeno 70 manifestanti sono stati arrestati, sia all’interno del parco che nelle zone limitrofe.

Per il sindaco di New York la situazione era ormai intollerabile

arresti sgombero zuccotti park
Numerosi gli arresti dei manifestanti per l'intervento della polizia.

Il sindaco di New York Micheal Bloomberg ha giustificato lo sgombero degli indignados facendo riferimento alla “situazione intollerabile” che ormai si respirava a Zuccotti Park, il parco-quartier generale del movimento, che si era trasformato ormai in un vero e proprio “accampamento” dove la gente non si recava solo per protestare ma anche per violare la legge. In alcuni casi, ha riferito il sindaco in un comunicato, “la gente andava anche per far del male agli altri”. Una situazione che, unita alle ragioni di sanità, non poteva più essere tollerata.

Gli indignados, da parte loro, hanno immediatamente fatto sapere che la protesta non finirà con lo sgombero di un parco (“Qualche politico può fisicamente rimuoverci dagli spazi pubblici ma noi siamo impegnati in una battaglia di idee. La nostra idea è che le nostre strutture devono servire a noi, il popolo…non solo quelli che hanno accumulato grande ricchezza e potere”) per cui si sono avviati verso Foley Square, vicino al Municipio, per costituire un nuovo presidio e continuare la loro battaglia. Una “soluzione” dovuta al fatto che l’ordinanza del sindaco di New York intendeva permettere ai manifestanti di tornare allo Zuccotti park una volta ripulito ma solo per “manifestare pacificamente”; nelle prime intenzioni del Comune nessuno, infatti, avrebbe più potuto portare tende, materassi e sacchi a pelo per stabilirsi e pernottare in quella zona.

Occupy Wall Street: ordinato lo sgombero temporaneo dello Zuccotti Park

Per il sindaco di New York la situazione era intollerabile

La Corte suprema permetterà agli indignados di Occupy Wall Street di rioccupare lo Zuccotti Park

Un divieto che però ha avuto breve durata visto che è poi arrivata un'ordinanza della Corte Suprema (come riportato da Peacereporter) che di fatto consente ai manifestanti di tornare in maniera stabile (anche con tende e sacchi a pelo) allo Zuccotti Park. La notizia si è diffusa velocemente su Twitter e ha portato i manifestanti di Occupy Wall Street in marcia verso Juan Padlo Duarte Square per decidere in assemblea generale la rioccupazione dello Zuccotti park.

Ordinanza che, dunque, fa continuare a sperare gli indignados di Occupy Wall Street che probabilmente decideranno di occupare nuovamente il vecchio presidio e da lì riprendere, dopo la breve pausa forzata, la loro protesta contro il Sistema.

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