Obama sulle nozze gay: stop al bando in California
Il presidente americano Barack Obama e la sua amministrazione continuano a impegnarsi attivamente sul tema dei diritti gay e sfidano la California: è stato presentato, infatti, un documento alla Corte Suprema con il quale si chiede di ribaltare il divieto di nozze gay che vige nello Stato dopo il referendum noto come Proposition 8. Il dipartimento della Giustizia non chiede direttamente di riconoscere il diritto ai matrimoni fra persone dello stesso sesso ma invita la Corte a mantenere posizioni scettiche nei confronti di divieti analoghi a quello vigente in California nel resto degli Stati Uniti. Si tratta di una decisione storica perché per la prima volta un presidente degli Stati Uniti invita l’alta Corte a estendere i diritti degli omosessuali per consentire il matrimonio.
Una decisione che pesa anche in altri Stati – Secondo la sua amministrazione negare a gay e lesbiche la possibilità di sposarsi viola la clausola di eguale protezione prevista dalla Costituzione. Se questa posizione sarà approvata dalla Corte non avrà effetto solo in California ma anche in altri sette Stati che hanno la stessa posizione contro i matrimoni gay: si tratta di Delaware, Hawaii, Illinois, New Jersey, Rhode Island, Nevada e Oregon. Il documento di Obama, comunque, ha deluso le aspettative di molti attivisti a favore dei diritti gay e di quanti si sono battuti contro la Proposition 8. Il desiderio di molti era infatti che Obama invitasse la Corte non solo a ribaltare il bando della California ma anche a dichiarare incostituzionale ogni divieto ai matrimoni gay.
