Obama-Putin alla cerimonia del D-Day: “Stop alle violenze in Ucraina”
Per Obama e Putin c’è bisogno di mettere fine alle violenze in Ucraina. Una intesa che i due leader hanno avanzato a margine della cerimonia dello sbarco in Normandia, per le celebrazioni del 70esimo anniversario del D-Day. Lo fa sapere il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato da Itar-Tass. "Anche se non vi è stato un incontro separato, i due capi di Stato hanno avuto l'occasione di uno scambio di opinioni sulla situazione in Ucraina e la crisi nella parte orientale del Paese. Putin e Obama hanno parlato a favore di una fine il più presto possibile della violenza e le attività militari", ha detto Peskov, citato anche dall'agenzia stampa russa Interfax.. Poco prima Putin aveva incontrato il neo-presidente ucraino, Petro Poroshenko, dichiarandosi favorevole a fermare "lo spargimento di sangue nell'Est del Paese". Secondo quanto riferisce BFM-TV, i leader russi e ucraini si sono incontrati all’interno del castello di Be'nouville, a margine del pranzo per le commemorazioni dello Sbarco in Normandia. Assieme a loro, anche la cancelliera tedesca Angela Merkel. Una conversazione che sarebbe durata circa 15 minuti secondo i giornalisti presenti.
"Arriva Obama, Putin guarda dall'altra parte"
In realtà, come scrive l’agenzia Agi, ci sarebbe un fotogramma “che inquadra tutto uno scenario di politica internazionale”. Per la cerimonia per i 70 anni dello sbarco in Normandia, Putin sarebbe stato uno degli ultimi ad arrivare e in fretta e furia si sarebbe infilato la giacca all'ultimo momento. Al momento dell’arrivo di Barack Obama, Putin sarebbe restato per tutta la scena con lo sguardo fisso nel vuoto “ed il volto ancora più inespressivo del solito. Si gira addirittura dall'altra parte. Solo alla fine batte le mani: una, due, tre volte, poi basta”. Lo zar russo ha incontrato a turno i leader. Prima François Hollande e David Cameron, poi oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel.