Obama incontra Merkel: “Armi letali agli ucraini se fallisce dialogo con Putin”
Stati Uniti e Germania sono "d'accordo nell'incoraggiare la via diplomatica" per risolvere la crisi ucraina, ma “le sanzioni alla Russia resteranno durante le trattative". Lo ha detto Barack Obama dopo un vertice alla Casa Bianca con Angela Merkel. Mosca "ha violato tutti gli impegni presi con gli accordi di Minsk" e "non può pretendere di ridisegnare le frontiere in Europa con il fucile puntato". E’ il duro giudizio di Obama, che però ci tiene a precisare come la pace in Ucraina sia ancora possibile. Mercoledì prossimo a Minsk si terrà un nuovo vertice per vedere se ci sono le condizioni prima per il cessate il fuoco e poi per implementare la pace.
Obama contro la Russia
"La Russia – ha aggiunto Obama – "invece di ritirare i suoi soldati dalle regioni orientali ucraine ne ha inviati altri e inviato nuove forze di artiglieria". Quindi il presidente americano ha ammonito il Cremlino: "Se Mosca insiste nel sostegno ai ribelli aumenterà il suo isolamento internazionale". Proprio per questo motivo gli Stati Uniti non hanno ancora deciso se inviare “armi letali” all'Ucraina per difendersi dall'"aggressione" della Russia, ha aggiunto Obama, con la cancelliera tedesca, però fermamente contraria all'ipotesi così come il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni che assicura che l'Italia "non condividerà né oggi né domani la risposta di chi scommette sulla opzione militare". Sulla stessa scia anche Londra, col ministro degli esteri Philipp Hammond che ha detto: “Putin nei confronti dell’Ucraina si comporta come un tiranno della metà del ventesimo secolo. La Russia deve abbandonare la Crimea e cominciare a rispettare le leggi internazionali”.
"Non permetteremo che i confini dell'Europa vengano ridisegnati sotto la minaccia delle armi", ha concluso il presidente USA, sottolineando l’importanza di una "risposta unitaria" alla crisi ucraina tra Europa e Stati Uniti, nonostante alcune "divergenze sulla tattica da seguire". Intanto però Putin assicura che non accetterà nessun tipo di ultimatum sull'Ucraina, evidenziando il bisogno di "una tregua immediata" e della fine del blocco economico che Kiev ha decretato in autunno nelle zone occupate dai ribelli