Obama ed il giallo del “pizzino” al generale Wilson
La missione del comando statunitense era di "uccidere il leader di Al Qaeda, non di catturarlo". Ad affermarlo è stato ieri un responsabile della sicurezza nordmaericano, dopo l'annuncio del presidente Barack Obama della morte di Osama Bin Laden. Da quanto sappiamo, il cosiddetto "Kill Osama Bin Laden Order", l'ordine di uccidere il terrorista più ricercato dagli Stati Uniti, è stato firmato dal Premio Nobel per la Pace, Barack Obama, nella mattinata del 29 aprile scorso, poco prima che il Presidente degli Stati Uniti partisse per l'Alabama, una delle regioni statunitensi flagellate dai tornado.
Le cronache parlano di due giorni di intensi e concitati scambi di informazioni tra Obama ed i vertici militari dai lui comandati, attraverso sia mezzi di comunicazione "convenzionali" che attraverso sistemi un po' più "datati" e curiosi, ma forse per questo più sicuri e affidabili e con i quali avrebbe potuto dare, forse, ordini più delicati. A farlo notare ieri è stato Corradino Mineo, direttore di Rai News, durante la trasmissione in onda proprio su RaiNews 24, "Il Caffè".
Durante la trasmissione, infatti, viene trasmesso un video nel quale appare Obama, appena atterrato, il 29 aprile, col suo Air Force One a Cape Canaveral, Florida dopo il viaggio in Alabama. Nel filmato si vede Obama che scendendo dalla scaletta dell’aereo, infila la mano sinistra in tasca ed estrae quello che molto probabilmente è un bigliettino, che poi passa furtivamente al generale dell'aeronautica Ed Wilson che lo stava aspettando sulla pista d'atterraggio. L’alto ufficiale, che non pare assolutamente sospreso in quello che sembra essere un misterioso scambio di "pizzini", a sua volta e sempre attraverso una stretta di mano passa un altro bigliettino al Presidente.
Di sicuro sarà molto difficile conoscere il contenuto di quei bigliettini, la cosa certa però, è che soltanto poche ore dopo è partita l'operazione per uccidere Osama Bin Laden. Lo stesso Mineo ha sottolineato come "questo scambio di biglietti dimostri come intorno all'operazione si volesse l'assoluto silenzio e si evitasse anche di parlarne a telefono tanta era grande la sua difficoltà e la sua segretezza".