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Obama chiama Monti, patto sulla crescita in vista del G8

Una telefonata tra il nostro Premier e il Presidente americano rinsalda l’unione di intenti tra i due a favore di una politica improntata più sulla crescita e l’occupazione e meno sull’austerity.
A cura di Antonio Palma
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Una telefonata tra il nostro Premier e il Presidente americano rinsalda l'unione di intenti tra i due a favore di una politica improntata più sulla crescita e l'occupazione e meno sull'austerity.

E' stato un colloquio cordiale e amichevole quello che hanno avuto il Premier Mario Monti e il Presidente Usa Barack Obama via telefono, i due leader hanno parlato della situazione Europea e mondiale, di Nato e G8, ma anche e soprattutto di economia. I due come già avevano fatto intuire negli ultimi summit mondiali sembrano in piena sintonia sui prossimi passi da compiere a livello mondiale per superare la crisi economica. Le parole d'ordine sono crescita e occupazione e su questi due temi sia Obama sia Monti sono pronti a spendersi in tutti i prossimi vertici Mondiali ed europei contro le politiche troppo severe di austerity.

Monti aprirà il prossimo G8 – L'intesa di idee è confermata dalla richiesta di Obama a Monti di aprire il prossimo vertice mondiale del G8 sull'economia, in programma tra qualche giorno, e ben accettata dal nostro Premier. Insomma Obama cerca la sponda europea per le sue politiche economiche basate sulla crescita e in Monti sembra aver trovato un ottimo interlocutore. E proprio durante il summit tra gli otto paesi più industrializzati, venerdì e sabato a Camp David, Obama avrà dei colloqui singoli con i vari leader per cercare di porre un cambiamento nelle politiche di crescita fin qui adottate per contrastare la crisi.

In agenda anche il vertice Nato – Nella telefonata tra Obama e Monti non è mancato un accenno però anche all'Alleanza Atlantica e al futuro contributo italiano nelle missioni della Nato come in Afghanistan che sarà uno dei temi principali al prossimo vertice nato a Chicago. Non sono mancati neanche chiarimenti sulle politiche internazionali di Stati Uniti e Italia, ma certamente l'economia è l'aspetto che per ora preoccupa di più soprattutto dopo le notizie provenienti dalla Grecia che rischiano di fa impantanare anche tutta l'unione Europea e l'economia mondiale.

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