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Obama a Newtown: “Queste tragedie devono finire, dobbiamo cambiare” (VIDEO)

Il presidente americano Barack Obama è arrivato nel Connecticut, nella città teatro della strage di bambini e di fronte a centinaia di persone ha letto commosso i nomi di tutte le vittime di Adam Lanza. E la promessa: farà ciò che è in suo potere per evitare altre simili tragedie.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente americano Barack Obama è arrivato nel Connecticut, nella città teatro della strage di bambini e di fronte a centinaia di persone ha letto commosso i nomi di tutte le vittime di Adam Lanza. E la promessa: farà ciò che è in suo potere per evitare altre simili tragedie.

Era atteso ed è arrivato Barack Obama a Newtown, nel Connecticut, una città sconvolta dalla strage compiuta venerdì scorso nella scuola Sandy Hook Elementary. Un giovane killer, Adam Lanza, ha ucciso prima sua madre a casa e poi, a scuola, ha spezzato la vita di 20 bambini, avevano tutti tra i 6 e i 7 anni. Con i piccoli sono morti anche altri sei adulti, che in un modo o nell’altro avevano provato a difenderli. “Sono venuto per offrire l’amore e le preghiere di una nazione, non siete da soli nel vostro dolore”, così Obama si è rivolto alla comunità che lo ha aspettato, a loro ha detto di non poter tollerare più queste tragedie, che devono finire “e per finire dobbiamo cambiare”. Obama ha confessato che l’America non fa abbastanza per proteggere i suoi figli e che questo non è tollerabile, ad ascoltare le sue parole di fede e amore c’erano anche tanti bambini che indossavano la divisa della scuola di Newtown.

La promessa di cambiare, senza far riferimento alle armi – Il presidente, non senza commuoversi di fronte alla platea, ha letto tutti i nomi dei bambini uccisi, ai parenti delle vittime ha detto di essere “fonte di ispirazione”, perché capaci di reagire alla violenza con l’amore. E poi la sua promessa, pur senza fare un riferimento diretto alla questione spinosa dell’accesso alle armi: “Nelle prossime settimane ci impegneremo in tutti gli sforzi possibili per prevenire altre tragedie come questa”. Questo perché, ha detto Obama, gli Stati Uniti hanno l’obbligo di combattere la violenza. In questo modo il presidente ha lasciato intendere la necessità di provvedimenti più restrittivi, perché “sicuramente è possibile fare di meglio”, che l’America ha l’obbligo di provarci.

Il giorno più difficile da quando è presidente – Barack Obama, di fronte ai cittadini di Newtown, ha anche ricordato che questa è stata la quarta volta in un anno che si è trovato a dover confortare una comunità colpita da un massacro, di aver dovuto abbracciare i parenti di persone la cui unica colpa è stata trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Prima di parlare in pubblico Obama ha incontrato nel primo pomeriggio a Newtown, in forma privata, sia le famiglie delle vittime della Sandy Hook, sia gli uomini e le donne del pronto intervento che per primi sono giunti sul luogo della strage compiuta da Adam Lanza. E al governatore dello Stato del Connecticut, Dannel Malloy, ha confessato come lo scorso venerdì sia stato il giorno più difficile da quando ricopre il ruolo di presidente degli Stati Uniti.

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