Nyt: “Svolta di Obama sugli ostaggi, famiglie potranno pagare i riscatti”
Secondo il New York Times il presidente americano Barack Obama sta per cambiare strategia sugli ostaggi e i loro familiari. Il quotidiano anticipa che nelle prossime ore Obama annuncerà uno dei cambiamenti che la sua amministrazione ha riconosciuto di dover attuare nella politica degli Stati Uniti sui prigionieri. Le famiglie degli ostaggi in mano ai terroristi secondo il Nyt non verranno più perseguite penalmente dall'amministrazione se cercheranno di pagare il riscatto per la liberazione dei loro cari. Il Nyt dice che l’attuale inquilino della Casa Bianca si prepara a firmare una direttiva presidenziale e un ordine esecutivo anche per mettere in chiaro che, nonostante la politica federale vieti di fare concessioni ai sequestratori, il governo potrà negoziare con loro e anche aiutare le famiglie che intendono farlo, al fine di garantire il loro ritorno. Obiettivo del dipartimento di Giustizia sarebbe quello di non aggiungere al dolore delle famiglie anche lo spettro di trovarsi ad affrontare un processo penale. Negli ultimi tempi, con la morte di diversi ostaggi americani rapiti dai terroristi dell’Isis, l'amministrazione Obama è stata accusata di non essersi occupata dei sequestrati e di aver ignorato le famiglie delle vittime, avvertite dei possibili guai giudiziari in caso di pagamento di un riscatto.
La politica degli Stati Uniti di non pagare riscatti – Il presidente Barack Obama aveva parlato della politica dei riscatti negli Usa dopo la morte della giovane operatrice umanitaria Kayla Jean Mueller, ostaggio dell’Isis dall’agosto 2013. “Dire alle famiglie che gli Usa non pagano i riscatti è la cosa più dura che abbia mai fatto. Ma questo è un punto fermo della nostra politica”, aveva detto Obama. “La ragione – aveva spiegato il presidente – è che se cominciassimo a farlo non solo finanzieremmo il massacro di persone innocenti, ma rafforzeremmo la loro organizzazione e di fatto renderemmo gli americani ancor di più un bersaglio di futuri rapimenti”.