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NY Times: “I marines addestrati a ignorare gli stupri sui minori in Afganistan”

Un’inchiesta del New York Times rivela che i soldati americani sono stati addestrati ad ignorare gli abusi sessuali sui minori afghani, perpetrati nei villaggi rurali dai soldati facenti capo al governo di Kabul.
A cura di Davide Falcioni
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Numerosi militari che erano di stanza in Afghanistan sono stati testimoni di violenze sessuali perpetrate dai poliziotti locali nei confronti di bambini, ma sono stati istruiti a ignorare tassativamente quanto accadeva. A renderlo noto è un'inchiesta condotta dal New York Times basata sulle testimonianze agghiaccianti di diversi ex militari. Il caporale Gregory Buckley era uno di questi: venne ucciso in una base militare USA nel 2012 ma prima di morire raccontò al padre di aver appreso in più occasioni di poliziotti afghani che abusavano sessualmente di minori portati alla base: "Durante la notte li sentivamo gridare, ma non potevano far nulla. Non ci era permesso", raccontò al padre, che tentò – inutilmente – di convincerlo a rivolgersi agli ufficiali: "Mio figlio lo fece, ma loro risposero di volgere lo sguardo dall’altra parte perché faceva parte della cultura locale", ha spiegato l'uomo a Times.

Gli abusi ai minori sono una vera e propria piaga in Afghanistan, soprattutto tra i leader militari che controllano le aree rurali. Secondo il New York Times la pratica viene chiamata `bacha bazi´ (letteralmente `gioco su bambini´) e i militari statunitensi hanno ricevuto l'ordine di non intervenire, spesso neppure quando gli alleati afghani abusavano dei ragazzini nelle basi militari.

Stando a quanto rivela l'inchiesta gli stupri sono proseguiti persino durante la fase di addestramento dei soldati afghani che avrebbero dovuto combattere contro i talebani. A quanto pare non pochi soldati sarebbero stati profondamente turbati dalle indicazioni di non denunciar né intervenire quando si verificavano abusi sessuali. "Il motivo per cui eravamo lì era per le terribili cose che sapevamo i talebani facevano contro la popolazione, abusando dei diritti umani", ha spiegato Dan Quinn, ex capitano delle forze speciali Usa che in un'occasione picchiò un miliziano afghano sorpreso a tenere un ragazzino incatenato al letto come "schiavo del sesso". Secondo il NY Times la scelta di addestrare i marines a ignorare gli abusi sarebbe sotto esame, dal momento soprattutto che coloro che hanno disobbedito a quegli ordini sono stati severamente sanzionati.

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