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Nuovo schiaffo a Trump: Corte Appello boccia il ricorso per ripristinare il Muslim ban

La Corte d’Appello di Washington ha annunciato di avere respinto il ricorso del Dipartimento di Giustizia contro la sentenza del giudice che aveva sospeso l’ordine esecutivo con cui Trump bloccava l’ingresso negli Usa di cittadini provenienti da sette Paesi musulmani.
A cura di Susanna Picone
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La Corte d'Appello di Washington ha annunciato di avere respinto il ricorso presentato ieri dal Dipartimento di Giustizia Usa contro la sentenza del giudice James Robart, che aveva sospeso l'ordine esecutivo con cui Donald Trump bloccava l'ingresso negli Stati Uniti per 90 giorni di cittadini provenienti da sette Paesi musulmani. Lo riferisce il sito di Abc News. Il divieto era entrato in vigore dopo la firma del presidente americano il 27 gennaio scorso.

Il ricorso di Trump – Nella serata di sabato il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti si è appellato contro la sentenza di venerdì del giudice James Robart, che appunto aveva momentaneamente sospeso il cosiddetto “Muslim ban”. Oggi la Corte ha respinto la richiesta prolungando la sospensione del “muslim ban” decisa dal tribunale di Seattle.

La reazione del presidente americano – “L'opinione di questo cosiddetto giudice, che essenzialmente priva il nostro paese della legalità, è ridicola e verrà rovesciata”, aveva scritto su Twitter il presidente Trump scagliandosi contro il giudice federale di Seattle che ha bloccato il suo decreto. “Quando un Paese non è più in grado di dire chi può e chi non può entrare e uscire, specialmente per ragioni di sicurezza, è un grosso problema”, ha scritto ancora Trump. “È interessante che alcuni Paesi del Medio Oriente siano d'accordo con il bando. Sanno che se a certe persone viene concesso di entrare è morte e distruzione”, ancora su Twitter.

Telefonata Trump-Gentiloni – Nel frattempo c’è stato un primo colloquio telefonico tra Trump e il premier italiano Paolo Gentiloni. I due hanno riaffermato l'impegno nella lotta al terrorismo e al radicalismo e gli sforzi per risolvere la crisi ucraina, la pace in Medio Oriente, in Siria e nel Nord Africa. Gentiloni ha ribadito l'importanza fondamentale del ruolo della Nato e della collaborazione tra Europa e Stati Uniti per la pace e la stabilità, di fronte alle sfide e alle minacce per la comune sicurezza. Il premier ha illustrato a Trump i termini dell'accordo Italia-Libia, e ha dato appuntamento a maggio a Taormina per il G7 sotto presidenza di turno italiana.

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