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Nuovo allarme a Fukushima: “situazione di emergenza” per acque contaminate

La Tepco, società che gestisce l’impianto devastato dal terremoto e dallo tsunami del 2011, non riesce più a contenere lo sversamento dell’acqua radioattiva nell’Oceano.
A cura di B. C.
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A Fukushima si rischia una nuova "emergenza" provocata dall'ammassarsi di acqua radioattiva fuoriuscita dalla centrale nucleare danneggiata durante il terremoto e lo tsunami del 2011. A dirlo è l’Autorità nipponica di sicurezza nucleare. Il problema riguarda nello specifico la barriera costruita per contenere l'acqua radioattiva che potrebbe cedere tra tre settimane. “La situazione è già andata oltre ciò che Tepco può gestire – osserva Masashi Goto, ex progettista della centrale nucleare -. Se fosse stato possibile adottare misure adeguate non l’avrebbero già fatto? Tepco sta facendo di tutto, ma non esistono soluzioni perfette”. Domenica la società che gestisce il disastro impianto nucleare aveva diffuso per la prima volta una stima delle fughe radioattive nell'oceano, ricorda Le Monde. Bilancio: tra i venti e i quarantamila miliardi di becquerels (l'unità di misura della radioattività) si sono riversati in mare dal maggio 2011 (due mesi dopo il disastro) a luglio 2013. L'evento temuto, è stato precisato, farebbe aumentare rapidamente la contaminazione dell'Oceano Pacifico con l'acqua fuoriuscita.

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