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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Nuovi attacchi di Israele, Gaza in ginocchio: ieri oltre 40 morti, l’Onu chiede il cessate il fuoco

Sale sempre di più la tensione in Medio Oriente: più di 40 persone sono state uccise nei raid aerei israeliani su Gaza nella giornata di ieri, definita la più mortale dall’inizio delle ostilità. Tra di loro, ci sono anche 16 donne e 10 bambini. I soccorritori sono al lavoro per tirare fuori dalle macerie degli edifici crollati i corpi di decine di civili. Il segretario generale dell’Onu António Guterres ha sottolineato che ulteriori attacchi potrebbero far precipitare la regione in una “crisi incontenibile”, implorando la fine immediata di questa violenza “assolutamente spaventosa”
A cura di Ida Artiaco
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Non si placa la tensione in Medio Oriente dove continuano gli attacchi di Israele contro la Palestina all'indomani di quello che è stato definito dalle autorità locali il giorno più cruento dall'inizio delle ostilità. Più di 40 persone sono state uccise negli ultimi raid aerei israeliani su Gaza, affermano fonti ufficiali. Tra di loro, ci sono 16 donne e 10 bambini. Il bilancio complessivo delle vittime a Gaza è ora salito a 192, tra cui 58 minori e 34 donne, con 1.230 feriti, secondo il ministero della salute controllato da Hamas, nel giro di una settimana. Alle prime luci dell'alba, aerei da guerra israeliani hanno lanciato 80 attacchi aerei su diverse aree di Gaza City, subito dopo che i militanti di Hamas hanno lanciato a loro volta una serie di razzi contro il sud di Israele. Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha sottolineato che ulteriori combattimenti potrebbero far precipitare la regione in una "crisi incontenibile", implorando la fine immediata di questa violenza "assolutamente spaventosa". L'Onu ha anche avvertito della carenza di carburante, oltre che di rifornimenti, a Gaza che potrebbe portare a una perdita di potenza negli ospedali, che sono presi d'assalto nelle ultime ore.

Cosa è successo ieri a Gaza

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L'esercito israeliano ha continuato a sferrare decine di attacchi nella Striscia di Gaza nelle scorse ore. Lo hanno riferito all'agenzia Afp testimoni nell'enclave palestinese, dove gruppi armati hanno lanciato razzi contro Israele. I raid dei caccia hanno insistito sull'area di Khan Younis nella Striscia di Gaza meridionale ma anche Gaza City e i territori più a Nord. In serata le forze di difesa israeliane hanno fatto sapere di aver attaccato anche un complesso dell'intelligence militare di Hamas nell'enclave, dopo che alcuni razzi erano stati sparati dalla Striscia su Beersheeva, senza provocare danni. Uno dei razzi ha centrato un veicolo ad Ashkelon – una delle città più bersagliate negli ultimi giorni insieme ad Ashdod – causando anche danni agli edifici vicini. Secondo funzionari palestinesi quella di ieri è stata la giornata "più mortale" dall'inizio delle ostilità: sono morte altre 40 persone, portando il totale a 192, tra cui numerosi bambini. Altre otto persone in Israele sono state uccise in uno dei 3.100 attacchi missilistici lanciati da Gaza, tra cui un bambino di cinque anni e un soldato.

In una breve dichiarazione, l'aviazione israeliana ha detto che i suoi "caccia" stavano colpendo "obiettivi terroristici" a Gaza. Il premier Benyamin Netanyahu ha affermato che "l'operazione a Gaza richiederà ancora tempo", aggiungendo che Israele "ha il sostegno degli Usa. Continueremo quanto necessario per riportare la calma".

A Gaza manca tutto

La società di distribuzione di energia ha detto che gli attacchi aerei delle ultime hanno danneggiato una linea che alimenta l'elettricità dall'unica centrale elettrica a gran parte del sud di Gaza City, che dunque è rimasta al buio. L'Onu ha anche avvertito della carenza di carburante, oltre che di rifornimenti, sempre a Gaza che potrebbe portare a una perdita di potenza negli ospedali, alle prese anche con l'emergenza Coronavirus. Intanto, si continua a scavare sotto le macerie per recuperare i corpi di quanti sono stati travolti dal crollo degli edifici bombardati dall'esercito israeliano. "Non ho mai visto questo livello di distruzione durante i miei 14 anni di lavoro – ha detto Samir al-Khatib, un funzionario del soccorso di emergenza a Gaza -. Nemmeno nella guerra del 2014".

La richiesta dell'Onu: "Basta violenza"

Sull'escalation di violenza degli ultimi giorni in Medio Oriente è intervenuto anche il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres: "Quest'ultimo ciclo di violenza perpetua i cicli di morte, distruzione e disperazione e spinge più lontano ogni speranza di coesistenza e pace. L'Onu sta attivamente coinvolgendo tutte le parti verso un cessate il fuoco immediato", ha detto alla riunione del consiglio di sicurezza, definendo le attuali ostilità "assolutamente spaventose. I combattimenti devono fermarsi immediatamente. Razzi e mortai da una parte, bombardamenti aerei e di artiglieria dall'altra devono cessare, mi appello a tutte le parti affinché prestino attenzione a questa richiesta". L'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield durante la riunione del Consiglio di sicurezza ha sottolineato che Washington sta "lavorando instancabilmente attraverso i canali diplomatici" per la fine delle ostilità tra israeliani e palestinesi", dopo che Netanyahu ha ringraziato il presidente Usa Biden "per il suo sostegno".

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