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Nuove minacce della Russia all’Italia: “Con nuove sanzioni ci saranno conseguenze irreversibili”

Nuove minacce arrivano dalla Russia all’Unione Europea e soprattutto all’Italia rispetto all’inasprimento delle sanzioni, annunciato dal ministro francese Le Maire, che porterebbe a “conseguenze irreversibili”
A cura di Chiara Ammendola
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Ci saranno per l'Italia conseguenze irreversibili se dovesse inasprire ulteriormente le sanzioni nei confronti della Russia. È questa la minaccia che giunge da Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo. A riportare le dure parole dell'esponente estero del governo di Mosca è l'agenzia russa Ria Novosti che ha riportato la risposta di Paramonov alle dichiarazioni del ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire: "Non vorremmo che la logica delle dichiarazioni del ministro trovasse seguaci in Italia – ha esclamato lapidario – e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili".

Il nostro obiettivo è provocare il crollo dell'economia russa

Secondo il ministro francese infatti l'Unione Europa sta stilando un vero e proprio piano per lanciare una "guerra economica e finanziaria totale" alla Russia. Solo qualche giorno fa lo stesso Le Maire, sull'obiettivo finale della strategia occidentale contro la Russia in seguito al proseguimento dell'offensiva in Ucraina, aveva detto: "Provocheremo il crollo dell'economia russa dopo l'operazione militare contro l'Ucraina". Parole che hanno spinto Paramonov a mettere in guardia i paesi europei e soprattutto l'Italia. Mosca, secondo quanto riferito dal direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, che però non ha fornito dettagli, sta lavorando a una risposta alle sanzioni "illegittime" degli Stati Uniti e dell'Unione europea.

Aziende energetiche russe hanno sempre adempiuto ai loro obblighi

Il diplomatico ha poi aggiunto che "Mosca non ha mai utilizzato l'esportazione di risorse energetiche come strumento di pressione politica", affermando che "le aziende energetiche russe hanno  sempre adempiuto pienamente ai loro obblighi. E continuano a farlo".
"Data la significativa dipendenza di Roma dagli idrocarburi russi, che raggiunge il 40-45%, il rifiuto di meccanismi affidabili per il trasporto delle risorse energetiche che sono stati sviluppati in molti decenni avrebbe conseguenze estremamente negative per l'economia italiana e per tutti gli italiani", ha ammonito Paramonov.

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