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Nuove grane per Boris Johnson: festeggiò il suo compleanno a Downing Street in pieno lockdown

Secondo le rivelazioni di Itv News il premier inglese avrebbe partecipato a una festa per il suo compleanno organizzata dalla moglie Carrie al n.10 di Downing Street il 19 giugno di due anni fa, durante il lockdown.
A cura di Davide Falcioni
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Nuove gatte da pelare per il primo ministro inglese Boris Johnson. Secondo le rivelazioni di Itv News, infatti, dopo i party organizzati in pieno lockdown durante la primavera del 2020 il premier avrebbe partecipato anche a una festa per il suo compleanno organizzata dalla moglie Carrie al n.10 di Downing Street il 19 giugno di due anni fa. A quell'evento avrebbero preso parte una trentina di persone (fra cui molti funzionari) in violazione delle regole anti-Covid vigenti allora. La festa, con tanto di torta di compleanno, si sarebbe svolta nel pomeriggio all'interno della Cabinet Room, dove è solito riunirsi il Consiglio dei ministri. Secondo quanto riferito sempre da Itv, la sera alcuni amici di famiglia sarebbero stati ospitati al piano di sopra nella residenza ufficiale del primo ministro Tory, commettendo un'ulteriore violazione delle regole.

Immediata la risposta di Downing Street alle rivelazioni: "Questo è totalmente falso. In linea con le misure dell'epoca, quella sera il primo ministro ospitò all'esterno un piccolo numero di familiari". Un portavoce del premier ha aggiunto poi che "un gruppo di funzionari che lavorava al n. 10 quel giorno si è riunito brevemente nella sala del gabinetto, dopo una riunione, per augurare buon compleanno al primo ministro". L'incontro sarebbe durato "meno di 10 minuti". All'epoca dei fatti contestati nel Regno Unito, come era accaduto anche in altri Paesi europei, vigeva un severo lockdown. Gli incontri sociali negli spazi al chiuso – comprese le abitazioni private – all'epoca erano vietati, con le persone autorizzate a incontrarsi solo all'esterno in gruppi di un massimo di sei. Lo "scandalo" scandalo Party-gate sui ritrovi organizzati a Downing Street sta mettendo in grossa difficoltà il primo ministro Boris Johnson, che sarebbe stato protagonista di non poche violazioni di restrizioni che, invece, erano severamente imposte a tutti gli altri cittadini.

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