Nuove accuse al Papa dall’ex nunzio Viganò: “Silenzio su pedofilia conferma il mio dossier”
Settimane dopo aver presentato un dossier sulla pedofilia del clero accusando anche papa Francesco di essere a conoscenza dei fatti torna nuovamente a parlare l'ex nunzio monsignor Carlo Maria Viganò. E accusa ancora Bergoglio attraverso un testo pubblicato dal sito conservatore statunitense lifesitenews.com e, in Italia, dal sito web del vaticanista della Rai Aldo Maria Valli. Viganò sottolinea che le mancate risposte da parte del Vaticano sarebbero una conferma delle sue parole. Il silenzio di papa Francesco, a suo dire, contrasta con i suoi appelli alla “trasparenza e costruzione di ponti”.
"Dal Vaticano avremo una risposta dettagliata" – “Quello che ha scritto Viganò è assurdo, soprattutto è assurdo il modo. Se vuoi scrivere un documento secondo verità non usi uno stile che lascia intravedere la minaccia. Se fai una cosa del genere in una denuncia in procura, incriminano te, non chi vuoi infangare”, così il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, in un'intervista al Fatto Quotidiano. “Dal Vaticano – ha assicurato – presto avremo una risposta dettagliata. Il Papa ha fatto bene a non avere una reazione immediata, ma ci sono gli elementi per smontare quelle falsità”.
Le accuse di Carlo Maria Viganò a papa Francesco
Alcune settimane fa monsignor Carlo Maria Viganò ha attaccato duramente papa Francesco rivelando di avergli comunicato poco dopo la sua elezione al pontificato gli abusi sessuali su minori commessi dall’arcivescovo emerito di Washington, Theodore McCarrick. Secondo Viganò, Bergoglio si è associato con chi sapeva essere profondamente corrotto e per questo aveva chiesto le sue dimissioni. Dalla Santa Sede papa Bergoglio aveva dichiarato di non avere intenzione di rispondere alle accuse. “Leggete voi attentamente quel comunicato e date voi il vostro giudizio – aveva detto Francesco ai giornalisti – Io non dirò una parola su questo: credo che il comunicato parli da sé e voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni”. Ma secondo Viganò, la scelta di restare in silenzio sarebbe una conferma alle sue accuse.