Nuova Zelanda, spiaggiate 400 balene, 300 sono morte
Più di 400 balene si sono spiaggiate in Nuova Zelanda e quasi 300 di loro sono morte in uno dei peggiori incidenti di questo tipo nella storia del paese. Gli esemplari di Globicephala melas sono stati trovati ieri sulla riva di Farewell Spit, nel sud del paese, in una regione in cui sovente i cetacei perdono l'orientamento e finiscono per spiaggiarsi. Attivisti dei movimenti ambientalisti sperano di riuscire con l'alta marea a far riprendere il mare le balene arenate. Un primo tentativo, in tal senso, è stato fatto nel corso della giornata di ieri, quando una cinquantina di cetacei sono stati spinti a largo, alcuni dei quali sono però immediatamente tornati verso la riva. Gli animali ancora sulla spiaggia sono stati coperti e vengono tenuti bagnati con secchiate di acqua. Il Peggior incidente di questo tipo avvenne nel 1918 quando furono circa 1000 balene pilota ad arenarsi alla Chatham Islands.
Spiaggiamento dei cetacei: colpa delle tempeste solari?
Recentemente un gruppo di ricercatori della NASA ha annunciato l'intenzione di approfondire le ragioni che portano allo spiaggiamento di massa delle balene. Secondo alcuni studi, tra le cause più probabili ci sarebbero anche le tempeste solari. Gli studiosi, coordinati dall'astronomo esperto di eliofisica Antti Pulkkinen, effettueranno un approfondito lavoro di ‘data mining' (analisi dati su database di grandi dimensioni) verificando le informazioni relative agli spiaggiamenti con quelle raccolte dalla NASA sull'attività energetica del Sole, allo scopo di rilevare eventuali collegamenti tra i fenomeni. Da anni si discute del possibile impatto delle tempeste solari sul sistema di navigazione dei cetacei, ma solo adesso tali tesi potranno finalmente essere confermate o smentite da studi approfonditi.