Nuova Zelanda, la città di Auckland in lockdown per una settimana dopo un singolo caso di Covid-19
Circa due milioni di persone sono tornate in lockdown in Nuova Zelanda, e ci resteranno per una settimana, dopo che un solo caso di coronavirus è stato registrato nella città di Auckland. In realtà i contagi potrebbero essere molti di più, come ha sottolineato la premier Jacinda Ardern: il caso accertato, infatti, riguarda una persona che sarebbe stata infetta per una settimana, senza però rimanere in isolamento. Potrebbe quindi aver trasmesso il virus a diversi altri cittadini.
L'intera città di Auckland, la più popolosa della Nuova Zelanda, torna quindi in lockdown duro, mentre nel resto del Paese saranno introdotte restrizioni più soft. Lo ha comunicato la prima ministra Ardern a nemmeno due settimane dai tre giorni di chiusura totale imposta sempre agli abitanti di Auckland. "Siamo costretti a tutelare nuovamente gli abitanti di Auckland", ha detto. "Lo so, è frustrante. Nonostante i nostri migliori sforzi, c'è stato un caso che è andato a lavoro quando non avrebbe dovuto", ha anche aggiunto la premier. La notizia della nuova settimana di lockdown arriva esattamente a un anno da quando la Nuova Zelanda ha registrato i primi casi di Covid-19.
Secondo i media locali la persona infetta sarebbe uno studente di 21 anni positivo da almeno una settimana, ma non in isolamento. Non è nemmeno chiaro se la positività sia o meno legata alle varianti del coronavirus, che da diverse settimane stanno preoccupando le comunità del mondo intero. Lo scorso lockdown di tre giorni ad Auckland era infatti connesso alla nuova variante inglese e ci sarebbero ancora 14 casi collegati a quel focolaio. "Il coronavirus uccide le persone. Non dobbiamo mai perdere di vista le ragioni per cui introduciamo queste misure: è per salvare le vite dei nostri concittadini", ha ribadito la premier.
Nel frattempo è stata quindi rinviata la finale di America's Cup tra Luna Rossa e Team New Zealand, che si sarebbe dovuta svolgere appunto ad Auckland il prossimo 6 marzo. È stata posticipata di almeno quattro giorni, ma in realtà potrebbe slittare ulteriormente a causa del lockdown in città.