Nuova udienza per i fratelli Menéndez: perché Lyle ed Erik potrebbero essere scarcerati dopo 35 anni
I fratelli Lyle ed Erik Menéndez, condannati per l'omicidio dei loro genitori commesso nel 1989, compariranno in tribunale in video collegamento oggi, lunedì 25 novembre, per un'udienza che potrebbe essere un primo passo verso la libertà.
I due stanno scontando una condanna all'ergastolo, ma di recente la Procura di Los Angeles ha chiesto a un giudice di aprire alla libertà vigilata, dopo aver esaminato nuove prove relative agli abusi sessuali che il padre avrebbe inflitto ai due ragazzi cui fin da quando erano piccoli. Lyle ed Erik appariranno in aula nelle prossime ore.
Perché i fratelli Menéndez potrebbero essere scarcerati dopo 35 anni
I Menéndez hanno già trascorso 35 anni in carcere. L'Ufficio del procuratore George Gascón ha raccomandato che i due uomini, che oggi hanno 54 e 56 anni, ricevano una nuova condanna a 50 anni con sconti di pena.
Lyle ed Erik otrebbero tuttavia essere scarcerati anche subito, perché, in base a una legge della California, quando hanno commesso il delitto i fratelli avevano meno di 26 anni.
Se il giudice oggi convaliderà la richiesta di Gascón, Lyle ed Erik dovranno successivamente comparire davanti alla commissione per la libertà vigilata. A quel punto, se questa darà luce verde, l'ultima parola spetterà al governatore della California, Gavin Newsom, che avrà 150 giorni per esprimersi.
La storia dei fratelli Menéndez e la serie Netflix
I fratelli Menéndez avevano 21 e 18 anni quando uccisero a fucilate i genitori, José e Kitty, nella loro villa di Elm Drive, a Beverly Hills. Il primo processo si concluse nel 1994 con un nulla di fatto; solo nel 1996, al termine di un secondo procedimento a porte chiuse, i ragazzi furono condannati all'ergastolo senza sconti di pena.
Durante il secondo processo i presunti abusi sessuali del padre non erano state considerati e i due erano stati descritti come assassini senza cuore che avevano ucciso per mettere le mani sul patrimonio di famiglia. La revisione della condanna è stata avviata l'anno scorso dagli avvocati dei fratelli sulla scorta di nuove prove e della buona condotta dei due fratelli.
Durante questa fase era anche stata raccolta una dichiarazione inedita di un ex membro della boy band portoricana Menudo, Roy Rosselló, secondo cui il padre dei due ragazzi, dirigente dell'etichetta musicale Rca, lo avrebbe violentato negli anni '80, e una lettera del dicembre 1988 in cui Erik aveva scritto a un cugino alludendo alle violenze.
Sulla vicenda dei due fratelli è stata costruita la seconda stagione della popolare miniserie Netflix ‘Monsters‘, con Javier Bardem, Chloë Sevigny, Cooper Koch e Nicholas Alexander Chavez.