Rinviata al 2025 nuova udienza per i fratelli Menéndez: Erik e Lyle potrebbero essere scarcerati dopo 35 anni
È stata rinviata al 2025 l'udienza per il riesame del caso dei fratelli Erik e Lyle Menéndez, condannati all'ergastolo per il massacro dei genitori, commesso nella loro villa di Beverly Hills nel 1989.
I due fratelli, per i quali la Procura di Los Angeles ha chiesto di rivedere la condanna sulla base di nuove prove relative agli abusi sessuali che il padre avrebbe inflitto ai due ragazzi quando erano piccoli, hanno partecipato all'udienza via video, collegati con la Corte superiore della Contea.
Il giudice Michael Jesic alla fine ha annunciato il rinvio dell'esame, che potrebbe portare alla scarcerazione dei Menendez, perché vuole che i documenti vengano riesaminati dal nuovo procuratore distrettuale, che assumerà l'incarico il 3 dicembre.
"Non sono pronto ad andare avanti – ha spiegato il giudice – voglio che se ne occupi la nuova amministrazione". La prossima udienza è stata fissata al 30 gennaio del prossimo anno.
Perché i fratelli Menéndez potrebbero essere scarcerati dopo 35 anni
I Menéndez hanno già trascorso 35 anni in carcere. L'Ufficio del procuratore George Gascón ha raccomandato che i due uomini, che oggi hanno 54 e 56 anni, ricevano una nuova condanna a 50 anni con sconti di pena.
Se il giudice accettasse le richieste della Procura, Lyle ed Erik potrebbero essere scarcerati subito, perché, in base a una legge della California, quando hanno commesso il delitto i fratelli avevano meno di 26 anni.
Se il giudice a gennaio convaliderà la richiesta di Gascón, Lyle ed Erik dovranno successivamente comparire davanti alla commissione per la libertà vigilata. A quel punto, se questa darà luce verde, l'ultima parola spetterà al governatore della California, Gavin Newsom, che avrà 150 giorni per esprimersi.
La storia dei fratelli Menéndez e la serie Netflix
I fratelli Menéndez avevano 21 e 18 anni quando uccisero a fucilate i genitori, José e Kitty, nella loro villa di Elm Drive, a Beverly Hills. Il primo processo si concluse nel 1994 con un nulla di fatto; solo nel 1996, al termine di un secondo procedimento a porte chiuse, i ragazzi furono condannati all'ergastolo senza sconti di pena.
Durante il secondo processo i presunti abusi sessuali del padre non erano state considerati e i due erano stati descritti come assassini senza cuore che avevano ucciso per mettere le mani sul patrimonio di famiglia. La revisione della condanna è stata avviata l'anno scorso dagli avvocati dei fratelli sulla scorta di nuove prove e della buona condotta dei due fratelli.
Durante questa fase era anche stata raccolta una dichiarazione inedita di un ex membro della boy band portoricana Menudo, Roy Rosselló, secondo cui il padre dei due ragazzi, dirigente dell'etichetta musicale Rca, lo avrebbe violentato negli anni '80, e una lettera del dicembre 1988 in cui Erik aveva scritto a un cugino alludendo alle violenze.
Sulla vicenda dei due fratelli è stata costruita la seconda stagione della popolare miniserie Netflix ‘Monsters‘, con Javier Bardem, Chloë Sevigny, Cooper Koch e Nicholas Alexander Chavez.