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Nuova tegola su Trump, aperta inchiesta su donazioni: “Transazioni sospette”

Il procuratore di New York ha deciso di aprire un’inchiesta sulla fondazione del magnate per presunte donazioni illegali e sospette. Trump però rigetta ogni accusa: “Manovra dei Democratici per distrarre l’attenzione da Clinton”
A cura di Antonio Palma
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Mentre ci si avvicina sempre di più al delicato appuntamento elettorale delle presidenziali Usa sembrano accelerare scandali e problemi dei candidati alla Casa Bianca. Dopo l'affare Clinton una nuova tegola questa volta arriva sula testa del candidato repubblicano Donald Trump.  Il procuratore generale di New York, Eric Schneiderman, infatti ha deciso di aprire un'inchiesta sulla famosa fondazione del magnate statunitense che ha sede proprio nella metropoli. Come spiegano gli inquirenti, per il momento l'inchiesta è solo conoscitiva, non ha indagati e non prevede reati, ma serve a valutare una serie di movimenti sospetti emersi  a seguito di alcune indagini giornalistiche .

"L'inchiesta serve per  verificare se la Fondazine Trump rispetta le leggi sulla beneficenza a New York", ha dichiarato il procuratore, spiegando: "Temiamo che la Trump Foundation possa essere stata coinvolta in alcune operazioni inappropriate". Nel mirino in particolare ci sarebbero i 25mila dollari versati nel 2013 dalla fondazione al procuratore generale della Florida, Pam Bondi, pochi giorni prima che annunciasse la sua intenzione di non unirsi alle inchieste sulle presunte truffe della Trump University. Ma in precedenza ci sarebbero state altre donazioni discutibili e forse non disinteressate.

Dal suo canto Donald Trump rigetta ogni accusa e attraverso il suo portavoce ha fatto sapere di ritenere l'inchiesta una manovra politica con l'obiettivo di distogliere l'attenzione da Hillary Clinton. In particolare il portavoce di Trump, Jason Miller, ha accusato il procuratore, dichiaratamente democratico, di essere al soldo della Clinton. "Questo non è che un altro lavoro di successo della sinistra per distrarre tutti dalla settimana disastrosa di Hillary Clinton", ha dichiarato infatti Miller accusando Schneiderman di essere un “uomo di parte” che ha “chiuso un occhio sulla Fondazione Clinton per anni e sostiene Hillary Clinton”.

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