Nucleare in Italia, la tragedia di Fukushima infiamma il dibattito
Il mondo intero si interroga sull'utilizzo dell'energia nucleare a scopi civili dopo il dramma del terremoto in Giappone e l'esplosione della centrale di Fukushima che sta causando il peggior disastro atomico dai tempi di Chernobyl e che potrebbe avere conseguenze mondiali. Il ritorno dell'Italia al nucleare sembra segnato dalla sciagura nipponica, ma da Enel e Confindustria arriva il secco “no” a qualsiasi ipotesi di stop sulla questione. Anche il governo, nella persona del ministro dell'ambiente, Stefania Prestigiacomo, invita a non strumentalizzare il disastro nucleare del Sol Levante per “fini domestici”: “Nel referendum sul nucleare di giugno, gli italiani non votino sull'onda dell'emotività. Bisogna spiegare cos'è il nucleare oggi perché l'Italia ha davvero un'opportunità avvalendosi delle tecnologie più innovative, 100 volte superiori a quelle del Giappone”.
Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha imposto uno stop al piano per prorogare la vita delle centrali nucleari esistenti sul territorio della Germania, mentre il commissario europeo per l'energia Gunther Oettinger auspica che tutti i paesi dell'Unione ripensino il ruolo dell'atomo nel novero delle energie prodotte dai paesi membri. Si dà il via, inoltre, a stress-test sulle centrali nucleari europee per verificarne l'efficienza.
In Italia, invece, si marcia compatti per porre fine al blocco produttivo che fu applicato dal referendum votato degli italiani sulla scia del dramma di Chernobyl. Saranno almeno 8 i reattori nucleari di terza generazione che saranno costruiti in Italia, ma la mappa della loro localizzazione geografica viene ancora tenuta segreta dal governo. Prudenza viene espressa dal minsito della Salute, Ferruccio Fazio: “credo che insieme con l'Europa ci sia tutto il tempo e la tranquillità per fare una serena considerazione”.
L'opposizione critica la linea del governo sul ritorno al nucleare in Italia. Pier Luigi Bersani sottolinea che c'è “una diffusa percezione che la tecnologia nucleare sia ancora molto giovane e presenti seri problemi, sia per lo smaltimento delle scorie che per le conseguenze di eventuali incidenti”. Ma dall'Enel arriva la conferma del piano di governo, l'ad Fulvio Conti afferma che la società “continua ad essere impegnata sul programma nucleare italiano. Un programma di lungo termine basato sulla tecnologia di 3° generazione avanzata”.