Nucleare in Iran, sale la tensione: per Obama il mondo è unito contro l’atomica
Una settimana fa il rapporto redatto dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (e immediatamente smentito da Teheran) in cui si leggeva una situazione preoccupante riguardo un eventuale programma nucleare avviato dalla Repubblica islamica ed oggi il problema è tornato con prepotenza sul tavolo delle diplomazie occidentali facendo crescere la tensione dei Paese membri sempre di più.
L’Iran ha immediatamente negato tutto parlando di notizie false e vecchie e diffondendo cinque punti per dimostrare che il rapporto dell’Aiea è di “scarso spessore” e “inaffidabile”. Inoltre ha, però, anche lanciato un monito, “Gli Stati Uniti non potranno colpirci senza pesanti ritorsioni”.
Le reazioni dei Paesi membri
La tensione sta chiaramente salendo in maniera esponenziale e immediatamente arrivano i commenti da parte dei diversi Paesi. Gli Stati Uniti fanno sapere che si consulteranno nelle prossime settimane con Russia e Cina sul caso Iran (le due potenze sono contrarie all’atomica a Teheran ma non c’è ancora intesa sui provvedimenti nei confronti del regime) ma nel frattempo il presidente Barack Obama ha dichiarato che “Nessuna opzione è esclusa ma la via privilegiata è e sarà la diplomazia”. Obama ha evidenziato come Teheran “dovrebbe rispettare gli obblighi internazionali” e di opinione ancora più esplicita è apparsa la Gran Bretagna che ha detto di ritenere di non dover escludere “nessuna opzione”, compresa quella dell’intervento militare. William Hague ha chiarito che non è certo intenzione della Gran Bretagna quella di auspicare un’azione militare ma che, appunto, “tutte le opzioni devono restare sul tavolo”.
Dello stesso avviso è il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che dopo una riunione avuta con il governo sul rapporto diffuso dall’Aiea ha invitato i leader del mondo a non perdere tempo per fermare la “corsa dell’Iran al nucleare”.
Ogni governo in tutto il mondo deve trarre le debite conclusioni. La comunità internazionale deve, in modo tempestivo, fermare la corsa dell'Iran per dotarsi di un'arma nucleare, una gara che mette in pericolo la pace del mondo intero.
Sulle eventuali nuove sanzioni contro l’Iran è arrivata però la presa di posizione della Russia: secondo il ministro degli esteri Serghiei Lavrov “la via delle sanzioni contro l'Iran è esaurita”. Secondo la Russia è infatti in atto una campagna orchestrata contro il programma nucleare iraniano per alimentare la tensione.
Posizione più cauta infine per la Germania e il Lussemburgo che restano contrarie a considerare l'eventualità di un'opzione militare in Iran.