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Nozze gay in USA: i vescovi: “E’ un giorno tragico per la nazione”

La conferenza episcopale americana critica duramente la sentenza della Corte Suprema. Approvazione, invece, tra la comunità evangelica: otto chiese protestanti di Washington hanno suonato le campane per festeggiare la storica sentenza.
A cura di Biagio Chiariello
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Un "giorno tragico per la Nazione" perché "la Corte Suprema ha sbagliato": questa la reazione dei vescovi americani  alle sentenze sulle nozze gay. "Il governo federale dovrebbe rispettare la verità che il matrimonio è l'unione di un uomo e di una donna anche quando gli Stati non lo fanno. È un giorno tragico per il matrimonio e per la nostra Nazione", si legge nel comunicato della conferenza episcopale statunitense firmato dal presidente, l'arcivescovo di New York Timothy Dolan, il 26 giugno. Non meno polemico è l'arcivescovo di San Francisco Cordileone: "il governo federale dovrebbe rispettare la verità che il matrimonio è l'unione di un uomo e di una donna anche quando gli stati non lo fanno" ha aggiunto l'alto prelato.

Ma non tutti sono contrari alla decisione della Suprema Corte secondo la quale i matrimoni gay hanno lo stesso valore legale federale.  Otto chiese protestanti di Washington, tra cui la National Cathedral, hanno infatti suonato le campane per festeggiare la sentenza che dichiara incostituzionale la legge della Defense Marriage Act. Tra le altre chiese, St. John Episcopal di Lafayette Square, la cosiddetta Chiesa dei Presidenti. C'è da dire che il  Il reverendo della National Cathedral, Gary Hall aveva già fatto sapere mesi fa che presto sarà data la possibilità alle coppie omosessuali di sposarsi sotto le sue volte.

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