Notre Dame senza messa di Natale per la prima volta in duecento anni
Per la prima volta in duecento anni la cattedrale di Notre Dame non avrà la sua consueta messa di Natale. A causa de terribile rogo che nell'aprile scorso l'ha sfregiata provocando il crollo della guglia e del tetto, lasciando numerosi danni ovunque, la cattedrale simbolo di Parigi infatti rimane forzatamente chiusa a ogni attività. La sera del 24 dicembre non ci sarà nessuna processione, nessuna cerimonia e nessun evento né dentro la cattedrale né fuori. La mancata messa di Natale riapre una ferita ancora molto dolorosa per i francesi visto che l'ultima volta che non si è svolta la messa di mezzanotte a Natale nella cattedrale è stato durante il periodo successivo alla Rivoluzione francese, nel 1803. Come ha fatto sapere l'ufficio stampa della cattedrale, una messa nella notte tra il 24 e 25 dicembre ci sarà ma si terrà nella vicina chiesa di Saint-Germain l'Auxerrois. A officiare il rito religioso però non sarà l’arcivescovo di Parigi, Michel Aupetit, che invece di presenziava all'appuntamento di Notre -Dame quest’anno dirà messa al Circo di Grüss nel Bois de Boulogne
"È doloroso perché ci sarebbe piaciuto festeggiare Natale a Notre-Dame ma, allo stesso tempo, c'è anche speranza: stiamo proseguendo con la ricostruzione" ha spiegato il responsabile religioso della cattedrale Monsignor Patrick Chauvet, aggiungendo: "Il Natale è la celebrazione della speranza. Cerchiamo di essere pazienti, altri quattro anni". I lavori nella cattedrale infatti proseguono anche se si tratta di un lavoro molto delicato e quindi molto lungo. Al momento si sta procedendo ancora con la rimozione delle macerie, in particolare i tubi di metallo del ponteggio che le fiamme hanno fuso e saldato al momento dell'incendio di otto mesi fa.
Fondamentale per la ricostruzione dello storico edificio gotico sono le donazioni che sono arrivate in questi mesi da tutta la Francia ma anche da ogni parte del mondo e che continuano ad affluire. "Ci sono donazioni che continuano ad arrivare. Sono oltre cento i paesi che hanno contribuito. Sono rimasto colpito da questa grande generosità ed è immensa è la mia gratitudine" ha dichiarato ancora monsignor Patrick Chauvet, aggiungendo: "Questo dimostra che esiste un grande affetto verso Notre-Dame e la sua storia che va oltre i problemi materiali". L'obiettivo della riapertura in meno di 5 anni rimane valido ma ci vorranno ancora mesi prima di iniziare la ricostruzione.