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Norvegia: nel mirino di Breivik c’erano anche il Palazzo reale e la sede del Partito Laburista

Anders Behring Breivik avrebbe confessato agli inquirenti di aver progettato di colpire anche il Palazzo Reale e la sede del Partito Laburista. E continua il giallo sui suoi presunti complici.
A cura di Alfonso Biondi
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Breivik

Oltre a Oslo e Utoya, Anders Behring Breivik aveva in mente anche altri obiettivi. E' lui stesso a rivelarlo alle forze di polizia. Non solo l'edificio che ospita il premier norvegese Jens Stoltenberg, non solo il meeting estivo dei giovani laburisti di Utoya: il 32enne norvegese voleva colpire anche  il Palazzo reale e la sede del Partito Laburista. E, forse, avrebbe voluto farlo proprio in quel maledetto venerdì 22 luglio. La conferma che quel giorno Breivik avesse in mente "più progetti di varie dimensioni" arriva anche dal suo legale Geir Lippestad: "Ci sono elementi per ritenere che i fatti di quel giorno non siano andati secondo le sue intenzioni"- ha dichiarato l'avvocato. Probabilmente dei problemi logistici hanno fatto sì che l'uomo non riuscisse a portare a compimento tutto il piano.

Al momento Breivik si trova in carcere in completo isolamento e la Corte che dovrà processarlo ha disposto che venga seguito da due psichiatri. E' calmo, tranquillo e, come riferisce il responsabile dell'indagine  Paal-Fredrik Hjort Kraby, si dimostra molto collaborativo nel rispondere alle domande che gli vengono poste. Le uniche domande a cui si sottrae riguarderebbero le quantomai presunte cellule terroristiche con cui l'uomo potrebbe aver avuto qualche contatto.

E in queste ore gli sforzi degli inquirenti si stanno proprio concentrando sull'individuazione di possibili complici di Breivik. Attualmente l'uomo resta l'unico indagato, ma non è da escludere che qualcuno possa averlo aiutato o possa averlo indotto a compiere il folle gesto. In quest'ultimo caso, secondo la normativa vigente in Norvegia, chiunque abbia spinto l'uomo a compiere i massacri di Oslo e Utoya rischierebbe fino a 6 anni di carcere.

L'OPERAZIONE PER DIVENTARE "PIU' ARIANO"- Secondo quanto riportato dal Sunday Times, che cita come fonte il capo del controspionaggio norvegese Janne Kristiansen, Anders Behring Breivik si sarebbe sottoposto a un intervento di plastica facciale al fine di "sembrare più ariano". "In Norvegia la gente non ha quell'aspetto ariano. Deve essersi fatto fare un lifting. Hitler l'avrebbe messo sui manifesti"- ha commentato Kristiansen.

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