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Norvegia, il killer con arco e frecce finisce in una struttura medica: ha ucciso a caso 5 persone

Espen Andersen Brathen, il 37enne danese ritenuto responsabile della strage con arco e frecce avvenuta a Kongsberg in Norvegia, è stato affidato ai servizi sanitari dopo una valutazione del suo stato di salute: lo ha reso noto la procura alimentando i dubbi sulla sanità mentale dell’uomo, che ha confessato di aver ucciso 5 persone.
A cura di Susanna Picone
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L’uomo responsabile della strage compiuta con arco e frecce in Norvegia finisce in una struttura medica per quattro settimane. Lo ha deciso un tribunale norvegese rispondendo alle domande sullo stato mentale del killer, il cui nome è stato reso noto solo ieri dalla polizia. Si tratta di Espen Andersen Brathen, 37enne danese residente nella zona dell’attacco convertitosi all'Islam e già seguito dalla polizia per una possibile radicalizzazione. È stato consegnato ai servizi sanitari "dopo una valutazione delle sue condizioni”. Prima che questa decisione di portarlo per quattro settimane in una struttura medica fosse presa dal tribunale di Kongsberg, il pubblico ministero Ann Iren Svane Mathiassen aveva detto che tale detenzione sarebbe avvenuta appunto in un ambiente medico, dato lo stato di salute del sospettato. "È stato curato dai servizi sanitari giovedì sera a seguito di una valutazione del suo stato di salute", ha detto Ann Iren Svane Mathiassen.

Espen Andersen Brathen ha ammesso di aver ucciso cinque persone e ferito altre tre mercoledì a Kongsberg, nel sud est della Norvegia. Quattro donne e un uomo di età compresa tra i 50 e i 70 anni le sue vittime. Persone che sarebbero state colpite in modo del tutto casuale. Brathen sarebbe prima entrato in un negozio spaventando il personale e i clienti ma senza ferire nessuno, poi sarebbe entrato in una serie di abitazioni private uccidendo a caso. Oltre all’arco e alle frecce, aveva con sé anche un coltello. Le autorità norvegesi avevano inizialmente parlato di un atto terroristico, ma non escludono la possibilità dell'infermità mentale. I media norvegesi hanno riferito che in passato l’uomo aveva anche ricevuto un ordine restrittivo per aver minacciato di uccidere membri della famiglia e una condanna per furto con scasso e acquisto di narcotici nel 2012. Sono emersi inoltre dei video in cui lanciava "avvertimenti", dichiarando la sua fede musulmana.

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Intanto all'indomani della strage gli abitanti di Kongsberg hanno reso omaggio con fiori e candele alle vittime dell’attacco che ha sconvolto la Norvegia. "Questa è una piccola comunità e dobbiamo esserci l’uno per l'altro" ha detto una donna durante una piccola veglia.

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