Nordcorea, il leader Kim Jong-Un: “Pronti a qualsiasi guerra con Usa”
La Corea del nord “è pronta a combattere qualsiasi guerra che gli Stati Uniti dovessero scatenare”. E’ l’inquietante avvertimento lanciato dal leader nordcoreano Kim Jong-Un, nel suo intervento alla cerimonia per il 70mo anniversario del Partito dei lavoratori nordcoreano (Plc) voluta dal regime comunista, a Pyongyang. L'isolamento della Corea del Nord, dovuto al programma nucleare e ai test balistici, sta innervosendo il regime. "Gli armamenti del partito rivoluzionario significano che siamo pronti a combattere qualsiasi guerra che dovessero scatenare gli Stati Uniti imperialisti", ha affermato Kim Jong-Un.
Poco prima migliaia di militari nordcoerani erano sfilati nella piazza intitolata a Kim Il-Sung, "il grande leader", padre di Kim Jong-Un, al potere dal 2011. Il dittatore ha passato in rassegna le truppe schierate sulla piazza in cui decine di migliaia di uomini e donne sventolavano bandiere e scuotevano fiori. "Viva l'invincibile Partito dei lavoratori di Corea" si legge su un lungo striscione appeso a un pallone aerostatico che sovrasta la folla.
Dalla Cina invece, e più precisamente dal quotidiano The Chosun Ilbo, giunge la notizia, tutta da verificare, del licenziamento della sorella maggiore dello stesso leader, Kim Yo-jong, da responsabile della sicurezza per due incidenti. Nel primo sembra che il dittatore sia stato aggredito da un musicista che lo avrebbe colpito con la sua chitarra in faccia mentre stava cercando di avvicinarlo. Nel secondo incidente a maggio al festival per i giovani dove il leader è sfuggito a mala pena alla calca di gente che lo circondava.
