Nord Corea lancia missile intercontinentale verso il Giappone, Seul risponde con missili strategici
Rischio di una nuova escalation armata in Corea mentre il mondo ha gli occhi puntati sulla Guerra tra Russia e ucraina. Nelle scorse infatti ore la Corea del nord ha lanciato un nuovo missile balistico intercontinentale verso il Giappone che si è schiantato a circa 150 chilometri dalle coste nipponiche scatenando l’immediata reazione della Corea del Sud che ha risposto con un lancio multiplo di missili "strategici”. In entrambi i casi i missili non erano armati e i due Paesi si sono giustificati parlando di test già programmati da tempo ma è evidente che i lanci rappresentano un’importante escalation delle tensioni nell’area.
Usa: “Rischio destabilizzazione"
Quello del regime di Pyongyang infatti è il più grande test di missili balistici intercontinentali mai effettuato da Paese che dal 2017 possiede l’arma atomica e rappresenta un nuovo decisivo passo della Corea del Nord verso la piena capacità di disporre di grandi missili dotati di armi nucleari con possibilità di colpire ovunque. Non a caso immediata è stata la condanna da parte anche degli Stati Uniti che parlano di “rischio destabilizzazione". Parlando con i giornalisti, il vice ministro della Difesa giapponese Makoto Oniki ha affermato che il missile potrebbe essere un nuovo modello perché è volato molto più lontano del precedente. Il missile a lungo raggio ha raggiunto un’altitudine massima di oltre 6.000 chilometri e ha volato per circa 71 minuti percorrendo circa 1.100 chilometri. È atterrato a circa 150 chilometri a ovest delle coste della prefettura settentrionale di Aomori, all’interno della zona economica esclusiva del Giappone.
Giappone: “Missile coreano atto di violenza inaccettabile”
″È assolutamente inaccettabile che mentre il mondo sta rispondendo all’aggressione della Russia contro l’Ucraina, la Corea del Nord intensifichi unilateralmente le sue provocazioni contro la comunità internazionale conducendo questo lancio”, ha affermato il segretario del capo di gabinetto giapponese Hirokazu Matsuno. Un “atto di violenza inaccettabile” e "sconsiderato", lo ha definito il primo ministro giapponese Fumio Kishida, che si trova a Bruxelles, in Belgio, per il vertice del G7. "Questo lancio è una sfacciata violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e solleva inutilmente tensioni e rischia di destabilizzare la situazione della sicurezza nella regione", attaccato da Washington, aggiungendo: "La porta non si è chiusa sulla diplomazia, ma Pyongyang deve immediatamente cessare le sue azioni destabilizzanti. Adotteremo tutte le misure necessarie per garantire la nostra sicurezza e degli alleati della Repubblica di Corea e del Giappone".