Nonna Teresa a 72 anni porta in braccio la nipotina malata: “Le hanno rubato la carrozzina”
Su e giù per ripide strade non asfaltate. Con una bambina in braccio. È questa la sfida quotidiana di Teresa Márquez, una donna di 72 anni, per portare la nipote Laura Valentina dal medico. La bimba di 12 anni è rimasta semi paralizzata in seguito ad una meningite che l’ha colpita quando aveva solo 8 mesi. Vivono a El Refugio, un sobborgo sulle montagne di Bogotá, la capitale colombiana. Sotto un tetto di lamiera, nonna Teresa divide il poco spazio con le due figlie e i tre nipotini. La loro è una storia di miseria e, allo stesso tempo, un esempio di straordinario amore. Da quando alcuni ladri hanno rubato la sedia a rotelle di Laura Valentina, per la nonna è iniziato un autentico calvario. È lei, infatti, ad occuparsi della bimba quando la mamma esce per lavorare come addetta alle pulizie domestiche. E senza altro tipo di aiuto, a Teresa non rimane che portare in braccio la nipote per centinaia di metri attraverso vie scoscese prima di arrivare alla fermata dell’autobus che le condurrà in città.
“È molto difficile – dice Teresa – soprattutto quando si addormenta pesa di più”. Laura Valentina ha due fratelli più piccoli e un cuginetto. A tutti ci pensa la nonna. E la giornata tipo di Teresa non è certo facile, considerata la sua età. Dopo aver accompagnato due dei nipoti a pretendere l’autobus che li porterà a scuola, risale velocemente a casa dove l’aspetta la bambina per andare dal dottore per le medicine. “Prima era più semplice – racconta – perché avevamo una sedia a rotelle. Ce l’aveva regalata un poliziotto. Purtroppo, i ladri sono entrati in casa un giorno in cui non c’era nessuno e ce l’hanno rubata”.
Per Teresa, scendere e salire le vie non asfaltate del sobborgo con Laura Valentina è sempre più faticoso . “Mi devo fermare un paio di volte, oppure sono costretta a sedermi perché non ce la faccio più”. “Un giorno per poco non cado con la bambina in braccio – ricorda – per fortuna un signore mi ha aiutato a portare a casa la piccola”. “La sua salute ormai non le permette più di portare la bambina in braccio”, dice Olga, una delle figlie di Teresa. “Ha un’ulcera – le fa eco Jenny Paula, la mamma di Laura Valentina – e un problema alle gambe. Inoltre è sottopeso perché non mangia a sufficienza”.
"Per Natale vorrei una sedia a rotelle per mia nipote"
La situazione economica di questa famiglia colombiana è molto difficile. Le lamiere e il cartone che fanno da tetto della modesta abitazione in cui vive la famiglia non sono in grado di impedire che la pioggia entri dentro casa. “Il padre non mi dà alcun aiuto – ammette Jenny Paula– lui non ha mai voluto Laura”. Con molta umiltà, Teresa racconta che ci sono giorni in cui non c’è nulla da mangiare. “È triste non potergli dare un piatto con un po’ di carne o un pezzo di pollo – dice – e sentirgli dire: ‘Nonna ho fame’”. Fino a poco tempo fa, l’unico aiuto arrivava da Carlos, l’altro figlio di Teresa. Il giovane, però, ora si trova in carcere. La polizia lo ha arrestato per furto. “Carlos ci ha viste così affamate, con la bambina senza neppure i pannolini, che non ha più resistito – continua Olga – ed è andato a rubare”. I piccoli non hanno mai avuto un abito o un giocattolo nuovo. Tutto ciò che posseggono lo hanno trovato tra la spazzatura. “Non ho nemmeno un centesimo per fargli un regalo a Natale”, si lamenta Jenny Paula. “Sono triste perché non abbiamo neanche dei vestiti – singhiozza il figlio di Carlos – e mio papà è detenuto”. Anche Alejandro, il fratello di Laura Valentina, è disperato perché, oltre alla sedia a rotelle, i malviventi si sono portati via anche i pochi risparmi che il bimbo aveva messo da parte per questo Natale.
È per questo che nonna Teresa, raccontando la sua storia, spera che qualcuno possa darle una mano. “Vorrei tanto che mi regalassero una sedia a rotelle e qualche vestitino usato per i bambini”, è la sua richiesta in vista del Natale. “L’unica cosa che chiedo – conclude – è di portare la mia nipotina con dignità”.