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“Non sono un’alcolizzata”. Parla Gisèle Pelicot, la donna stuprata dal marito e 50 uomini in Francia

Gisèle Pelicot, la principale vittima al processo degli stupri in serie nel sud della Francia, ha attaccato oggi – nel corso del processo contro l’ex marito che l’avrebbe drogata, stuprata e fatta violentare da decine di uomini – chi ha avanzato il sospetto di un’eventuale complicità.
A cura di Davide Falcioni
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Gisèle Pelicot, la principale vittima al processo degli stupri in serie nel sud della Francia, ha attaccato oggi – nel corso del processo contro l'ex marito che l'avrebbe drogata, stuprata e fatta violentare da decine di uomini – chi ha avanzato il sospetto di un'eventuale complicità. Secondo la donna, ad accennare ad un suo presunto "consenso" negli stupri che ha subito per circa un decennio, dal 2011 al 2020, sarebbero stati alcuni avvocati degli accusati.

"Da quando sono arrivata in quest'aula – ha detto Gisèle Pelicot – mi sento umiliata. Mi trattano da ubriacona, da una che si mette in un tale stato di ebbrezza da essere complice del signor Pelicot", il suo ex marito e principale imputato al processo. "Per me – ha detto ancora la donna – è davvero umiliante e degradante ascoltare queste cose". Gli imputati, accusati di averla violentata a sua insaputa, sono 51.

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Ieri in un'aula del tribunale di Avignone è arrivata la testimonianza dell'ex marito, che documentava tutti gli stupri nei suoi file archiviati sul computer: "Confesso tutti i fatti di cui sono accusato, senza eccezioni", ha dichiarato Dominique Pelicot, accusato di aver drogato la moglie per 10 anni per stuprarla e farla stuprare da decine di uomini. L'uomo ha ammesso di aver abusato della moglie: "Sono uno stupratore", ha detto. Poi rivolgendosi al banco degli imputati, dove si trovavano alcuni dei 50 coimputati con lui nel processo ha aggiunto: "Lo sono come loro, tutti loro conoscevano lo stato di mia moglie prima di venire, sapevano tutto, non possono negarlo".

"Sono colpevole di ciò che ho fatto. Dico a mia moglie, ai miei figli, ai miei nipoti che mi pento di ciò che ho fatto e chiedo perdono, anche se è imperdonabile", ha detto Pelicot parlando delle violenze andate avanti dal luglio del 2011 all'ottobre del 2020. Circa 200 gli stupri subiti dalla donna, secondo l'accusa.

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