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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

“Non solo Gaza: in Cisgiordania Israele cerca di distruggere il popolo palestinese con l’apartheid”

Il racconto dei parlamentari di Alleanza Verdi-Sinistra che in questi giorni si trovano in visita ai territori occupati da Israele in Cisgiordania. Una situazione “che volge verso la distruzione di un popolo, nonostante si sia lontani da Gaza”. E anzi sembra che “con le attenzioni rivolte a Gaza, Israele stia facendo in Cisgiordania ciò che non si era mai sognato di fare”.
A cura di Redazione
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  • di Franco Mari, deputato Alleanza Verdi-Sinistra, e Nico Bavaro

Dal 27 aprile una delegazione di Alleanza Verdi-Sinistra è in visita in Israele e Palestina. L'obiettivo dichiarato è di "vedere con i propri occhi la condizione dei palestinesi che vivono nei territori occupati del '67, compresa Gerusalemme Est, e le pratiche del governo israeliano". In questi giorni i parlamentari avranno una serie di incontri con la società civile, le Ong e le associazioni presenti, l'Autorità nazionale palestinese, poi i movimenti israeliani per la fine della guerra, oltre a membri della Knesset (il Parlamento israeliano). Pubblichiamo il contributo del deputato di Avs Franco Mari, che fa parte della delegazione, e Nico Bavaro, responsabile comunicazione di Sinistra italiana. 

Giorno 1
Gerusalemme

Si capisce subito quando prendi la strada dall’aeroporto di Tel Aviv verso Gerusalemme.
Si comprende dal percorso lastricato da bandiere israeliane per decine di chilometri che si è in una situazione di affermazione di identità e possesso di un territorio.
Lo stesso schema c'è in una strada che porta a Ramallah. È divisa in due da un muro, da un lato girano le auto palestinesi e dall’altro quelle degli israeliani.
A seguire l'idea del possesso e della separazione.
Apartheid abbiamo imparato a chiamarla dalle esperienze del Sud Africa.
L'aria non cambia a Gerusalemme est, che dovrebbe essere territorio arabo.
Ci trovi case con bandiere israeliane enormi, uffici civili e militari del governo israeliano.
E poi ci sono le storie, che riguardano la vita dei palestinesi, le loro case, i loro affetti.
C'è Nabil a cui un colono israeliano di nome Jacob ha occupato metà casa.
C'è Fadwa, che nel quartiere arabo di Sheik Jarrah prova a riorganizzare le forze dei comitati dei cittadini palestinesi per resistere all'avanzata dei coloni.
Storie ancora più pesanti in un altro quartiere di Gerusalemme, Silwan.
Il cuore della città antica in cui ogni giorno o arrivano nuovi coloni a occupare abitazioni, oppure arrivano le ruspe ad abbattere le case, gli asili, le scuole e persino i centri aggregativi del quartiere, dove giocavano i bambini e dove è stato ricevuto persino l’ex presidente degli Usa Carter, anni fa.
Tutto a Gerusalemme racconta di una situazione che volge verso la distruzione di un popolo, nonostante si sia lontani da Gaza.
Il problema non è solo Gaza, ci hanno ripetuto in massa.
Ai palestinesi di Gerusalemme pare anzi che con le attenzioni rivolte a Gaza, Israele stia facendo in Cisgiordania ciò che non si era mai sognato di fare.
Probabilmente per chiudere la partita velocemente e per sempre.
Noi siamo venuti qui a vedere e raccontare.

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