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Covid 19

“Non ricordo più come si pedala”: le reazioni dei bambini spagnoli, fuori di casa dopo 40 giorni

In Spagna i minori di 14 anni dallo scorso weekend sono potuti uscire per fare un po’ di sport all’aria aperta accompagnati da un adulto dopo più di 40 giorni di lockdown a causa dell’emergenza Coronavirus. Tra giochi e prove di normalità, non sono mancati i momenti di tensione, con le forze dell’ordine costrette ad intervenire più volte per evitare assembramenti.
A cura di Ida Artiaco
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Dallo scorso fine settimana il governo spagnolo ha consentito ai minori di 14 anni di uscire di casa, dopo 40 giorni di lockdown a causa dell'emergenza Coronavirus, e di praticare un'ora di sport e giochi all'aria aperta insieme ad un adulto dalle 09:00 alle 21:00. Ovviamente, sempre rispettando il distanziamento sociale di almeno due metri e non oltre un chilometro dalle proprie abitazioni. Nonostante ciò, i più piccoli, per un totale di 6 milioni di bambini, hanno trascorso piccoli momenti di spensieratezza, dopo l'obbligo di restare in casa partito il 14 marzo scorso: tutti muniti di mascherine e guanti, hanno giocato a calcio, si sono lanciati dagli scivoli nei parchi pubblici, sono andati in bici o sul monopattino, hanno mosso i primi passi sempre sotto gli occhi attenti dei loro accompagnatori e si sono anche fermati a salutare i nonni che li aspettavano sui balconi. Un breve assaggio di normalità, dunque, cominciato domenica scorsa, che per un attimo ha fatto passare in secondo piano le preoccupazioni relative alla pandemia di Covid-19.

Rut Ortí, mamma di due bambine di 3 e 10 anni di un piccolo comune vicino Valencia, ha detto a El Pais: "Ho dovuto farle disinfettare almeno cinque volte le mani perché toccavano tutto".  Tomás, sette anni, e sua sorella quattro, sono invece usciti con il padre. "Sono piuttosto stanco", ha detto dopo un'ora di skateboard nel quartiere La Latina di Madrid. "La strada è un po strana, ho visto poche persone. L'erba è cresciuta nella piazza del mercato", ha aggiunto. Ma non tutti sembrano accontentarsi. La piccola Carlota, sei anni di Barcellona, non voleva neanche salire in sella alla sua bici: "Non ricordo come si pedala – ha raccontato -. E poi quello che voglio sono solo i miei amici".

Tuttavia, non sono mancate tensioni e problemi di assembramento che hanno richiesto anche l'intervento delle forze dell'ordine per disperdere la folla. Il ministero dell'Interno ha però precisato che non si è verificato nessun incidente significativo o violazioni gravi dei nuovi provvedimenti varati dal governo. In alcuni comuni la polizia municipale ha dovuto ricordare agli adulti le regole di distanziamento. A Los Jardines de Hércules a Siviglia la polizia ha dovuto chiedere al sistema di diffusione sonora di specificare ai presenti di mantenere le distanze di sicurezza e hanno distribuito mascherine. La vicesindaca di Valencia, Sandra Gomez, ha minacciato di richiudere tutti i giardini pubblici immediatamente se le prossime uscite con i bambini non saranno più disciplinate. Anche la Spagna, dunque, si avvia verso la fase 2 a cominciare proprio dai più piccoli. Al momento nel paese iberico si contano 23.521 morti per Covid-19, 229.422 casi mentre sono state superate le 100mila guarigioni.

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