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“Non respiro”, “Non mi interessa” risponde l’agente: Derrick muore come Floyd ma nessun colpevole

La terribile scena immortalata in un video che riprende gli ultimi istanti di vita di Derrick Scott, un afroamericano morto a Oklahoma City durante l’arresto così come accaduto a George Floyd. L’episodio risale al 20 maggio dell’anno scorso ma il video è stato rilasciato solo ora dal Dipartimento di Polizia che conferma la corretta condotta degli agenti.
A cura di Antonio Palma
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A terra, quasi senza più forze, mentre dice "Non riesco a respirare" agli agenti che lo tengono fermo e che gli rispondo "non ci interessa": è la terribile scena immortalata in un video che riprende gli ultimi istanti di vita di Derrick Scott, un afroamericano morto a Oklahoma City durante l'arresto così come accaduto a George Floyd. L'episodio risale al 20 maggio dell'anno scorso ma il video che fa piena luce su quanto accaduto, registrato da una telecamera piazzata sulla divisa di un poliziotto, è stato rilasciato solo ora dal Dipartimento di Polizia di Oklahoma City. Nel drammatico filmato di vede il 42enne afroamericana che scappa e viene preso e tenuto fermo a terra in un prato a bordo strada da tre agenti tra cui una donna.

"Non riesco a respirare", avverte l'uomo che può essere ascoltato mentre chiede ripetutamente la sua medicina. "Non mi interessa", ribatte uno dei poliziotti intervenuti sul posto, Jarred Tipton, a cui si aggiunge poi la voce di un altro agente che conferma: "Puoi respirare bene". Scott, che ad un certo punto sembra non rispondere più, è stato dichiarato morto poco dopo in un ospedale locale dove era stato condotto dagli stessi agenti. Come racconta la Nbc, l'autopsia ha fatto risalire la causa di morte a un polmone collassato ma per il medico legale la polizia non sarebbe colpevole di alcun trauma fatale ma sarebbero altri i fattori scatenati del malore  come l'uso recente di metanfetamine, asma, enfisema e malattie cardiache.

La stessa inchiesta giudiziaria ha stabilito che gli agenti non hanno esagerato in alcun modo, scagionandoli dall'accusa di cattiva condotta. I poliziotti erano stati chiamati a intervenire a seguito di segnalazione di un uomo che stava discutendo con altre persone brandendo un'arma. Scott era armato ma teneva l'arma in tasca al momento dell'arresto. Per la Procura locale le parole degli agenti sono solo il frutto dei momenti concitati dell'arresto. Proprio a seguito del video, attivisti locali e parenti di Scott rigettano però queste conclusioni ricordando che nella polizia Usa spesso "C'è una mancanza di attenzione per l'umanità e la civiltà".

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