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Barcellona, furgone travolge la folla nella Rambla

“Non c’erano vucumprà sulla Rambla” la bufala gira sul web e ci casca anche Rita Pavone

La pagina Facebook spagnola “España libre información” ha pubblicato una foto della Rambla, sostenendo che giovedì scorso non ci fossero ambulanti per strada, perché erano stati avvertiti della strage imminente. Anche Rita Pavone la ritwitta.
A cura di Annalisa Cangemi
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Che i venditori ambulanti fossero stati informati in anticipo dell'attentato a Barcellona è una bufala. Ma la notizia è circolata lo stesso sui social nei giorni scorsi. Il sospetto insinuato da qualcuno è che quel giorno sulla Rambla non ci fosse nessun vucumprà, perché i venditori avevano ricevuto una soffiata, ed erano a conoscenza in anticipo dell'attentato. La loro appartenenza a gruppi etnici differenti, musulmani o neri, ha immediatamente generato lo stigma sociale.

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Un capolavoro di razzismo, rimbalzato su Facebook e su Whatsapp, partito da una pagina con pochi più di duemila followers, "España libre información", che poi è stato tradotto e diffuso anche nella versione italiana. Sulla pagina spagnola il post è ancora visibile, non è stato rimosso. La tesi è che in una strada generalmente piena di venditori come la Rambla, al momento dell'irruzione del van non fossero presenti i consueti ambulanti. Ma il sito spagnolo El Diario ha smentito la notizia, spiegando che le multe frequenti avevano già da maggio scoraggiato i vucumprà, proprio per i maggiori controlli della polizia catalana.

In Italia il messaggio è stato ritwittato da Rita Pavone, che sul suo profilo ha ripreso la notizia:

Il commento ha scatenato l'ira degli utenti che si sono accaniti contro la cantante, la quale, per difendersi dalle accuse, ha asserito di essersi limitata a tradurre la notizia dal sito spagnolo e ha assicurato di essere una conoscitrice di Barcellona e della Catalunya.

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