“Non andate in vacanza in Italia, è in lista arancione”: l’appello del governo UK agli inglesi
Grazie al lungo lockdown e al gran numero di vaccini anti-Covid somministrati, il Regno Unito sta ormai uscendo dall’emergenza Coronavirus e il governo sta rispettando il calendario delle riaperture deciso nelle scorse settimane. L’Inghilterra ha ormai raggiunto la fase 3 con la riapertura di cinema e teatri, con pub e ristoranti che possono servire anche all’interno, ed è stato eliminato anche il divieto di viaggiare per turismo, sostituito da un “sistema a semaforo”. C’è però l’incognita della variante indiana che ha spinto il premier Boris Johnson a rinnovare l’invito alla cautela. "Abbiamo raggiunto un'altra pietra miliare nella nostra road map di uscita dal lockdown, ma dobbiamo affrontare questo passaggio con una rinnovata dose di forte cautela", così Johnson lunedì, nel giorno in cui sono scattate nuove riaperture nel Paese.
No a viaggi per turismo verso Italia e Ue
Riguardo i viaggi dal Regno Unito, le nuove norme non modificano la raccomandazione di non viaggiare nei 170 Paesi e territori inseriti nelle cosiddetta “lista arancione” – fra cui c’è anche l'Italia e tutta l’Unione Europea tranne il Portogallo – se non in "circostanze eccezionali”. Tra queste circostanze eccezionali, ad esempio, il viaggio per visitare familiari gravemente ammalati e comunque per ora non per turismo. Il premier Boris Johnson ha spiegato le regole sui viaggi dal Regno Unito ai Comuni respingendo l'accusa del leader dell'opposizione Starmer di aver alleggerito troppo le regole malgrado i timori sulla variante indiana e su "altre varianti future". Johnson ha anche rivendicato il successo della campagna vaccinale anti-Covid – giunta a 58 milioni di dosi somministrate circa, con il 70% della popolazione adulta over 18 sottoposta almeno alla prima dose – ed evidenziato il raddoppio del numero dei vaccinazioni effettuate negli ultimi giorni nelle città più colpite dalla variante indiana.