Nigeria, sacerdote italiano rapinato e sequestrato in Nigeria
Un sacerdote della diocesi di Roma, don Maurizio Pallù, 63enne originario di Firenze, è stato rapinata sequestrato giovedì in Nigeria. Sull’accaduto è già stata allertata l’unità di crisi della Farnesina e la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. L'uomo di chiesa sarebbe stato bloccato insieme ad altre quattro persone mentre si stava recando a Benin city, nel sud del Paese africano. Un gruppo armato ha rapinato i cinque malcapitati e rapito il sacerdote, che si trova in missione in Nigeria da tre anni. L'indagine della magistratura capitolina è affidata al pm Sergio Colaiocco del pool antiterrorismo, coordinato dall'aggiunto Francesco Caporale, sta indagando per sequestro di persona a scopo di terrorismo.
Al momento gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, incluso il possibile coinvolgimento del famigerato gruppo islamista Boko Haram. L'organizzazione terroristica, però, solitamente si muove nel nord del Paese mentre il rapimento è avvenuto nella parte meridionale della Nigeria.
Papa Francesco è stato informato del sacerdote italiano rapito in Nigeria, don Maurizio Pallù, e sta pregando per lui". Lo riferisce via Twitter il direttore della Sala stampa vaticana, Greg Burke.
Chi è il sacerdote sequestrato
Don Maurizio Tallù ha 63 anni, e proprio nel capoluogo toscano ha incontrato il Cammino neocatecumenale, è stato missionario laico per 11 anni in diversi Paesi del mondo. Poi nel 1988 è entrato in seminario, al Redemptoris Mater di Roma. Dopo avere operato come cappellano in due parrocchie romane è stato inviato in Olanda, dove è diventato parroco nella diocesi di Haarlem. Quindi è ripartito per l’Africa, dove è andato a lavorare nell’arcidiocesi di Abuja, in Nigeria. È un “presbitero itinerante” della Fondazione Famiglia di Nazareth per l’evangelizzazione itinerante.