Nigeria, ragazzina si fa esplodere nel mercato di Maiduguri: “Almeno 34 morti”
Una altra ragazzina si è fatta saltare in aria in un luogo pubblico in Nigeria. Almeno 34, secondo i testimoni, sarebbero le vittime della bomba vivente usata dai terroristi di Boko Haram in un affollato mercato nella città di Maiduguri, nel nord-est del paese. Altre quattro persone sono rimaste uccise in seguito ad un’altra esplosione avvenuta nel pomeriggio di ieri sempre Maiduguri. Lo hanno riferito diversi testimoni e una fonte di un ospedale locale, secondo cui i corpi delle vittime sono stati portati all’obitorio della struttura. E un'altra bomba sarebbe stata scoperta e disinnescata dalla polizia a Babalayi, distretto di Maiduguri a circa 500 metri dal luogo dell'esplosione. Un altro assalto da parte dei terroristi di Boko Haram è avvenuto a Ngamdu, villaggio nello Stato federato di Borno, Nigeria nord-orientale, situato sul confine con quello di Yobe e snodo cruciale di una delle principali strade della regione. I miliziani hanno fatto il loro ingresso a cavallo nel centro abitato, sparando soprattutto contro chi era alla guida di auto e mezzi di trasporto, per poi fuggire inseguiti dalle forze speciali.
Offensiva contro Boko Haram
Le esplosioni di ieri sono avvenute ad appena tre giorni dalla serie di attacchi di attentatori kamikaze, due in mercati affollati e uno in una stazione di autobus, che hanno provocato oltre 50 morti e 56 feriti. Anche in quell’occasione, responsabile si è dichiarato il gruppo estremista di Boko Haram, che dal 2009 ha già fatto qualcosa come 13mila morti in Nigeria. C’è da dire che almeno duemila militari sono stati inviati dal Ciad, insieme a uomini dal Niger e dalla Nigeria, in una operazione per cui secondo fonti locali sono centinaia i veicoli militari che hanno attraversato i confini per dare filo da torcere ai terroristi. Secondo una radio locale di Niamey, le forze armate del Niger hanno strappato ai militanti di Boko Haram il controllo delle località di Damasak e Malafatori, in Nigeria.