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Nigeria: nuovo attacco contro una chiesa cristiana

Nuovo attacco kamikaze contro una chiesa cristiana nel nord della Nigeria che ha provocato vittime e feriti. Situazione sempre più difficile per le autorità che puntano il dito contro i gruppi estremisti islamici.
A cura di Antonio Palma
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Nigeria: nuovo attacco contro una chiesa cristiana

Anche oggi è stata una domenica di sangue in Nigeria dove da diverso tempo si susseguono attacchi alle chiese cristiane in occasione delle funzioni religiose domenicali. Anche questa volta si è trattato di un attacco suicida di un kamikaze che si è fatto esplodere davanti alla Chiesa di San Giovanni a Bauchi, nell'omonimo stato della Nigeria settentrionale. Per il momento le notizie sono frammentarie e contraddittorie ma ci sarebbero almeno tre vittime tra cui l'attentatore e diverse decine di feriti. La zona è stata circondata dalle forze di sicurezza nigeriane che stanno cercando di ricostruire l'accaduto. Nessuna rivendicazione è giunta fino a questo momento ma è molto probabile che si tratti dell'ennesimo gesto dei gruppi estremisti islamici che da tempo operano nel Paese africano. Principali sospettati gli integralisti del gruppo Boko Haram, collegati ad al Qaeda nel Maghreb e non nuovi a simili episodi.

In Nigeria situazione sempre più tesa – Proprio nei giorni scorsi infatti le forze di sicurezza dell'esercito nigeriano hanno arrestato diversi esponenti di spicco del gruppo ritenuti responsabili di altri episodi di sangue nelle regioni del nord e nelle operazioni è stato anche ucciso il portavoce di Boko Haram, noto con lo pseudonimo di Abu Qaqa. La polizia e l'esercito ormai faticano sempre più a tenere a bada la situazione che si è aggravata ulteriormente con le proteste dei gruppi islamici contro il film anti islam e le vignette ritenute offensive della religione. L'episodio di oggi rischia di peggiorare ancora di più la già difficile convivenza dei gruppi religiosi in Nigeria sconvolta da continue violenze tra cristiani e musulmani che hanno provocato nel tempo decine di morti e centinaia di feriti.

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