Nigeria: liberate 293 ragazze prigioniere di Boko Haram, ma non sono le liceali rapite
Le operazioni militari dell'esercito nigeriano contro i miliziani islamisti di Boko Haram nel Paese africano cominciano dare i primi frutti. Nel pomeriggio di ieri infatti un blitz ha portato alla liberazione di 293 donne tenute prigioniere tra cui 200 giovanissime e 93 adulte. A comunicarlo è stato lo stesso stato maggiore dell'esercito nigeriano citato dai media locali. Le ragazze erano tenute prigioniere da mesi in alcuni accampamenti dei miliziani nella foresta di Sambisa. Come comunicato dalle truppe nigeriane, proprio durante alcune operazioni contro gli insediamenti di Boko Haram nel nord del Paese sarebbe avvenuta la liberazione delle donne. La notizia è stata confermata dal responsabile per le Comunicazioni della Difesa del governo nigeriano, Chris Olukolade. L'operazione, sostenuta anche da aerei da guerra, rientra nelle manovre che l'esercito regolare ha avviato da una settimana nell'ex riserva coloniale con lo scopo di cacciare gli estremisti islamici dalla zona.
Tra le ragazze liberate però purtroppo non ci sono le liceali rapite nell’aprile del 2014 nella città di Chiboke per la cui liberazione è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione internazionale con l'hashtag #bringbackourgirls e il coinvolgimento anche di Michelle Obama. La conferma ufficiale che le donne liberate non erano le ragazze di Chiboke, giunta poche ore dopo l'operazione militare, è stata data dal colonnello Sami Usman, portavoce dell’esercito nigeriano. Le 276 liceali furono portate via dalla loro scuola dai miliziani e a parte un video diffuso nel maggio 2014 da Boko Haram in cui si vedono alcune ragazze velate, di loro non si è saputo più nulla.