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Nigeria, in un’imboscata uccisi e bruciati 46 poliziotti

Due giorni fa militanti nigeriani hanno ucciso 46 agenti della polizia nello Stato di Nassarawa. I cadaveri dei poliziotti sono stati bruciati. Non è chiaro se i responsabili dell’agguato siano legati alla setta di Boko Haram.
A cura di Susanna Picone
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Due giorni fa militanti nigeriani hanno ucciso 46 agenti della polizia nello Stato di Nassarawa. I cadaveri dei poliziotti sono stati bruciati. Non è chiaro se i responsabili dell’agguato siano legati alla setta di Boko Haram.

Almeno 46 poliziotti sono morti due giorni fa – nella notte tra martedì e mercoledì – in Nigeria, uccisi nello Stato di Nassarawa che si trova al confine tra il nord a maggioranza musulmano e il sud prevalentemente cristiano. Secondo quanto ha reso noto il portavoce della polizia Sergie Ezegam, i poliziotti sono stati uccisi a circa 10 chilometri da Lafia “da miliziani che gli hanno teso un’imboscata mentre stavano andando ad arrestare il leader del gruppo”. In totale circa 60 agenti sono stati coinvolti nell’attacco compiuto dai membri di una setta locale chiamata “Ombatse”. Non è chiaro se i responsabili dell’agguato abbiamo legami con gli estremisti islamici di Boko Haram. Nella lingua locale “Ombatse” vuol dire “il tempo è scaduto”: la setta si presenta come un movimento la cui missione è di liberare la società dai vizi e combattere soprattutto alcolismo e adulterio. Dopo aver ucciso i poliziotti, i membri della setta hanno anche bruciato i loro cadaveri.

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