Nigeria, fermata 13enne imbottita di esplosivo: voleva entrare in un ambulatorio

Una ragazzina di 13 anni è stata arrestata a Kano, in Nigeria. Addosso aveva una cintura esplosiva. Lo rivela una fonte della sicurezza nigeriana. La giovane è stata bloccata dalla polizia mentre cercava di introdursi in un ambulatorio, poche ore dopo un doppio attentato suicida, compiuto ieri sera da due donne in un mercato sempre Kano e rivendicato dalla spietata setta terrorista islamica Boko Haram. Secondo informazioni diffuse dai media locali e rilanciate dall’Ansa, la 13enne sarebbe stata fermata ad un check point gestito dai miliziani che affiancano le forze locali nella lotta al terrorismo. "È arrivata in compagnia di un uomo di 30 anni dicendo di essere stata ferita durante l'attacco al mercato Kantin Kwari," ha riferito un infermiere della clinica. "La polizia ha trovato l'esplosivo nascosto sotto il suo hijab, confermando i nostri sospetti" ha aggiunto, "hanno preso entrambi".

Kano, è una delle più grandi città della Nigeria coi suoi dieci milioni di abitanti, a maggioranza musulmana. E’ stata colpita il 29 novembre da un violentissimo attacco (120 morti), la cui responsabilità è stata attribuita a Boko Haram, che con quell'azione intendeva colpire l'emiro di Kano – la seconda autorità islamica della Nigeria – che aveva chiamato la popolazione a prendere le armi per difendersi dai terroristi, ovviando alla ‘impotenza' dell'esercito. C’è da dire che la stessa città è stata bersaglio di attentati suicidi da parte di donne già quattro volte solo dallo scorso luglio. Nell'attentato di ieri sono morte quattro persone e sette sono rimaste ferite. Le due kamikaze si sono fatte esplodere nel mercato tessile di Kantin Kwari, nel centro città.