Nigeria, doppio attentato suicida in moschea: almeno 26 morti
Due kamikaze hanno provocato ieri sera una strage nei pressi di una moschea durante l'ora della preghiera a Maiduguri, nel nord-est della Nigeria. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di almeno 26 morti e 25 feriti. “Tutti quelli che erano nella moschea sono morti. Non una sola persona è riuscita a salvarsi”, ha detto un commerciante che si trovava vicino al luogo dell'attentato. Un vigilante che sostiene le forze di sicurezza contro i jihadisti di Boko Haram, Amadu Marte, ha precisato che sono stati contati “42 cadaveri fuori dalla moschea”. La polizia dello Stato di Borno ha inizialmente fornito un bilancio provvisorio di almeno 14 morti. Ha poi fatto sapere che dopo le esplosioni la moschea è crollata ferendo “molte persone che erano in preghiera”. Si teme che il bilancio delle vittime possa dunque ancora aumentare. Secondo il racconto dei testimoni, gli attentatori – come accaduto anche in altre occasioni – si sono mischiati ai fedeli della moschea: uno di loro si è fatto esplodere una volta entrato nella moschea, mentre il secondo ha innescato l'esplosivo poco dopo, quando molte persone stavano accorrendo per prestare soccorso alle prime vittime. Il vigilante ha spiegato che dunque quando i soccorritori e la gente comune si sono radunati davanti al luogo della strage c'è stata la seconda esplosione che ha ucciso molte persone.
Altri attacchi nei giorni scorsi – Già nei giorni scorsi si erano verificati attacchi kamikaze in questa cittadina della Nigeria, luogo di nascita dei jihadisti del movimento islamista di Boko Haram. Nel precedente attentato erano rimaste uccise almeno sette persone: con quello di ieri sera salgono a quattro gli attacchi compiuti in poche settimane a Maiduguri. Il duplice attacco di ieri sarebbe stato rivendicato subito dal gruppo terrorista responsabile degli attentati più sanguinosi degli ultimi tempi nel Paese africano.